“Il signor Palombini divulga il ritorno ad Amatrice tramite i giornali e noi, diretti interessati, lo sapremo il 18 marzo? Siamo stati convocati per fare gli applausi o la nostra presenza sarebbe stata più giusta per discutere insieme i modi e i tempi del rientro ad Amatrice?”. A parlare sono i genitori dei circa 50 ragazzi che frequentano gli ultimi due anni dell’Alberghiero di Amatrice e che, secondo quanto dichiarato questa mattina dal sindaco Palombini (leggi) faranno presto ritorno nel borgo laziale: “Qualche chiarimento per le affermazioni fatte dal sindaco – proseguono – perché nonostante gli accordi presi nei mesi estivi con le autorità competenti – Palombini compreso – per un coinvolgimento nell’iter dei lavori dei rappresentanti dei genitori, non siamo a conoscenza di nulla”.
L’Alberghiero torna ad Amatrice, i genitori: “Non siamo stati coinvolti nelle scelte”
UNA LETTERA SENZA RISCONTRI – “A seguito di una riunione avvenuta il 14 dicembre scorso, il nostro rappresentante ha redatto una lettera che non ha avuto alcun seguito – proseguono i genitori – Palombini parla di scuola, organizzazione, rinascita. Tutte cose che abbiamo sempre condiviso con lui ma con alcuni punti fermi: lavorare per la rinascita senza scopi politici e non sulla pelle dei ragazzi”.
SOLI 30 GIORNI DI LEZIONI – “I ragazzi rientrerebbero per circa 30 giorni effettivi di lezione con nuovi professori che non conoscono il loro vissuto scolastico e che li accompagnerebbero agli esami. Non basta tirare su 2 muri, organizzare in modo approssimativo una scuola per dire partiamo – commentano i rappresentanti nella lettera giunta in redazione – Ci sarebbero molte altre cose da rispondere al signor Palombini, ma lui le conosce bene perché, al contrario di quanto ha fatto lui, gliele abbiamo sempre dette in faccia”.
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