Consiglio comunale sulla sanità reatina. I gruppi di centrosinistra (Rieti città futura, Possibile) hanno presentato in serata una mozione che sperano essere condivisa da tutta l’assemblea. “Il diritto alla salute – si legge nel documento – è un diritto fondamentale ed universale che va tutelato e il cui esercizio va potenziato e che non si possono discriminare i cittadini in rapporto alla loro collocazione geografica; il sistema sanitario nella nostra provincia si articola tanto nelle strutture diffuse sul territorio che nella centralità del De Lellis. La densità abitativa, l’orografia del territorio e l’età media della popolazione residente fanno della nostra provincia un territorio con caratteristiche pressoché uniche a livello regionale. Il suddetto territorio è stato recentemente in gran parte colpito dagli eventi calamitosi del 2016 e per questo si trova in una condizione tale da pretendere particolari tutele ed attenzioni”.
E continua: “A livello governativo la politica debba ritrovare la centralità delle persone rispetto alla dittatura dei numeri ed in rapporto a ciò nello specifico il decreto Balduzzi-Lorenzin, a cui si uniformano i vari provvedimenti regionali, necessita di essere riformato”.
Peri questo la minoranza chiede al consiglio comunale di esprimersi “affinché la sanità reatina non venga declassata mantenendo gli standard attuali e potenziando i servizi ai cittadini e pertanto, alla luce di quanto già adottato altrove”. E chiedono “al Commissario straordinario di Governo per la Ricostruzione Farabollini ed al Governo l’adozione di un provvedimento analogo all’art.17 Bis della Legge n.45 del 07.04.2017 e contestualmente si richiede alla Regione Lazio, nelle more del provvedimento richiesto al Governo, di salvaguardare i servizi ed il ruolo nella rete regionale del San Camillo De Lellis, anche in deroga a quanto previsto dal DM n.70 del 2015 (Regolamento sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera)”.
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