“La Npic Rieti rende noto con rammarico il trattamento riservato ai propri giocatori da parte degli organizzatori della gara tra Italia ed Irlanda under 20 di rugby, disputatasi a Rieti venerdi scorso e valida come terza giornata del Sei Nazioni”: inizia così una lunga nota della Npic, squadra amarantoceleste che milita nel campionato di B di basket in carrozzina. A parlare sono il club e il suo massimo esponente, Roberto Scagnoli.
“Il comitato organizzatore – spiega la Npic – della partita, infatti, ha invitato rappresentanti della Npic Rieti a sfilare con altre delegazioni sportive prima della partita. Arrivati allo stadio gli atleti reatini si sono accorti che dovevano sfilare sull’erba e, nonostante, le ovvie difficoltà a muoversi con la carrozzina su questo terreno, si sono adeguati ed hanno guardato la sfilata a bordo campo.
Dopo la sfilata, però, sono stati ‘invitati‘ ad uscire dal rettangolo di gioco perché, a loro avviso, non c’erano le condizioni di sicurezza necessarie”.
“La Croce Rossa di Rieti si è attivata per farci stare in un luogo protetto da loro per farci stare sicuri -dichiara il presidente della Npic, Roberto Scagnoli – dopo il rimbalzo di responsabilità (sono venute da noi 7 persone diverse ma nessuno del comitato organizzatore!) siamo stati invitati ad uscire dal campo e metterci in un angolo dello stadio dietro alla recinzione, dove la visibilità è pressoché nulla per un disabile in carrozzina a livello del campo). Dopo varie lamentele ed aver parlato con due addette della Fir siamo stati accompagnati fuori dai cancelli.
A questo punto siamo stati costretti ad andare via non potendo vedere la partita”.
E dopo la denuncia shock, Scagnoli pone delle domande: “Ma si può organizzare un evento nn tenendo conto delle esigenze dei portatori di handicap? Si possono discriminare tali persone? Se non si è in grado di assicurare i servizi essenziali perché si invitano le associazioni? Perché non si è pensato alla ‘costruzione momentanea’ di una passerella ed un ‘palchetto rialzato‘ per chi non può camminare. La Npic si prodiga molto con i progetti per la prevenzione agli incidenti stradali ed alla integrazione delle persone con disabilità ma situazioni come queste fanno ‘spegnere’ ogni tipo di voglia di fare”.
Foto (archivio): RietiLife ©