“Un plauso al Coordinamento Reatino per il Diritto alla Salute e Politiche Sociali per il coinvolgimento di un numero consistente di cittadini attenti al declassamento del nostro ospedale”: lo scrive l’Avis reatina tramite Giuseppe Zelli, presidente dell’associazione reatina.
“Forte deve essere la protesta di tutte le associazioni di volontariato e tutta la popolazione per chiedere la revoca dei Decreti Regionali per il trasferimento delle prestazioni del Laboratorio Analisi, del Centro Trasfusionale e di Anatomia Patologica. Mai, come in questa fase politica, la Provincia di Rieti ha avuto così tanti parlamentari di diverse estrazioni politiche che comprendono tutto l’arco costituzionale, ma ieri dove erano? Perché, anche se invitati non erano presenti per portare il loro supporto? Forse da quello che è emerso, dobbiamo essere contenti di avere ed essere una provincia disastrata, con una viabilità penosa e disagevole, che negli ultimi mesi ha provocato solo dolore, dovremmo essere contenti di far parte del cratere a causa dell’evento sismico del 2016 perché cosi almeno abbiamo diritto al minimo indispensabile per la cura della nostra salute?” continua Avis.
“Come Presidente Avis Provinciale Rieti, vorrei ringraziare e tranquillizzare colui che il 6 febbraio tramite Rieti Life dava indicazioni su come reclutare nuovi donatori. Voglio rassicurarla che tutte le iniziative da lei suggerite, noi, insieme all’Avis Comunale di Rieti e tutte le Avis comprese nella nostra provincia, le mettiamo in campo. Ciclicamente accompagniamo giovani studenti degli istituti superiori presso il centro Trasfusionale per la prima donazione, facciamo incontri presso le scuole; ora tramite le ragazze del servizio civile e garanzia giovani, daremo inizio al progetto “Arcobaleno della vita”, una forma educativa di preparazione alla donazione che parte dalle scuole elementari fino alle medie, in modo da educare i giovani fin da piccoli al gesto della donazione, trasmesso tramite il valore della solidarietà” continua Zelli.
“Colgo l’occasione per ricordare a voi tutti che la provincia di Rieti è autosufficiente ma purtroppo, non basta, perché nella Regione c’è carenza di sangue di oltre 20000 sacche. Noi potremmo fare molto di più, ma le istituzioni e gli organi competenti non recepiscono le Nostre richieste per un miglioramento del servizio di raccolta sangue. Sono anni che lottiamo senza avere risposte concrete, noi non ci possiamo assolutamente fermare perché il nostro dono anonimo e volontario è a vantaggio di chi ha bisogno e soffre. Non ci possiamo permettere di aggravare ulteriormente la situazione sanitaria locale. Uniti si vince, non demordiamo” conclude Zelli.
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