Botte, insulti razzisti, un vero e proprio caos per una partita di Terza categoria e l’allontanamento dalla squadra. È successo a un giovane reatino, 27enne, M.C. le sue iniziali, che nel campionato di Terza categoria di Reggio Emilia ha rimediato ben 15 giornate di squalifica, che gli sono costate, però, anche l’allontanamento forzato dalla sua squadra. Ma cosa è successo? Nella partita di domenica scorsa, tra Borzanese e San Prospero (finita 1-1) al 73’, succede il finimondo. E tutto per un’espulsione. Protagonista il 27enne reatino, di ruolo difensore. Botte, parole razziste e ancora botte, anche a un compagno di squadra.
IL GIUDICE SPORTIVO – “Al 28′ del secondo tempo (M.C., ndr) veniva espulso per somma di ammonizioni – si legge nel comunicato 31 della Figc di Reggio Emilia – Al termine della gara aggrediva il sig. A. S., di origine straniera, sferrandogli calci e pugni e, sbattendolo contro il muro degli spogliatoi, gli proferiva un’espressione gravemente offensiva a contenuto discriminatorio con riferimento al colore e alla razza. In seguito sferrava calci e pugni al cancello che separa gli spettatori al terreno di giuoco e proferiva frasi offensive al presidente della squadra avversaria. Inoltre sferrava calci e pugni anche all’indirizzo del proprio compagno di squadra sig. H.H. provocandogli dolore. Veniva poi bloccato da giocatori di entrambe le squadre e condotto nello spogliatoio”.
“VIA DALLA NOSTRA SQUADRA” – Immediatamente dopo i fatti di domenica scorsa, la reggina ha preso una decisione drastica, spiegata dal direttore sportivo della società, Fabio Davoli: “Nei momenti immediatamente successivi a quello che è successo, abbiamo subito deciso di mettere fuori rosa M. C.. È stato un provvedimento preso proprio a fatto accaduto. Ero presente al campo col presidente, Luca Taroni, ci siamo guardati e non abbiamo esitato minimamente a prendere subito questa decisione. Il calciatore non farà mai più parte della rosa della Borzanese” ha detto al Resto del Carlino. “Sono stato nel calcio a tutti i livelli – continua Davoli – per me il calcio è completamente un’altra cosa, e quello che è successo domenica non ha nella maniera più assoluta nulla a che vedere con questo sport. La Borzanese ha ben altri valori, certi principi a Borzano vengono ben prima di qualsiasi altro discorso, e gesti del genere sono scellerati e inammissibili. E aggiungo che 15 giornate sono pure poche. Dispiace, perché stiamo facendo un bel campionato e questi episodi non li vorremmo mai vedere, e anche M.C. in campo ha dato il suo contributo, anche se ha preso qualche cartellino di troppo, però con certi valori proprio non si scherza”.
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