“E’ inammissibile che il luogo che in caso di emergenza ha un ruolo fondamentale nel coordinamento dei soggetti che operano per la salvaguardia della popolazione sia vulnerabile in caso di sisma. Per questo faccio appello all’Amministrazione comunale di Rieti affinché risolva immediatamente questa situazione”. Lo ha dichiarato Lodovica Rando, portavoce consigliera comunale di Rieti del Movimento 5 Stelle a margine della visita effettuata nella sede del Centro Operativo Comunale (COC) della Protezione civile insieme all’assessore competente Onorina Domeniconi e all’assessore all’Ambiente Claudio Valentini.
“Un sopralluogo durante il quale sono state illustrate le attività svolte all’interno della struttura di via della Foresta nei cui locali, in caso di emergenza a livello provinciale, si avrebbe la possibilità di attivare 14 linee telefoniche ed una serie di procedure di collegamento tra istituzioni, corpi di polizia, gruppi volontari di protezione civile, anche nella sua funzione di Centro Operativo Misto (COM) ed in supporto al Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS) che, da Piano di Protezione Civile, dovrebbero coincidere proprio con il COC ma, come abbiamo visto nelle recenti emergenze sovracomunali, vengono insediati presso la Prefettura di Rieti nonostante anche questa non risponda in pieno ai requisiti dalla normativa” scrive il M5S.
“Ho potuto osservare da vicino il grande impegno profuso all’interno della Sala Operativa Comunale, che può contare su un valido team composto da Giuseppe Amici, Riccardo Alessandrini e Valentino Cola, affiancato da altri 10 volontari del Gruppo Comunale di protezione civile e dai 4 giovani inseriti attraverso il Servizio civile nazionale Kader, Giannandrea, Chiara e Mario – ha spiegato Lodovica Rando – ma un Comune capoluogo di provincia non può affidarsi completamente alla buona volontà ed esperienza del volontariato, peraltro privo di copertura assicurativa. Ho infatti dovuto constatare che le carenze sono proprio a livello di struttura organizzativa, che dovrebbe prevedere precise deleghe per le Funzioni di supporto e senza la quale, oltre alla sede della Salo operativa, resteranno al palo tutte le problematiche connesse alla mancanza di fondi per l’aggiornamento del Piano, fermo al 2013, e per l’acquisto dei materiali e mezzi per attività d’emergenza ma anche per quelle che si dovrebbero svolgere con regolarità in tempo di pace. Ho quindi intenzione di approfondire la vicenda affinché si arrivi al più presto ad una soluzione in grado di rassicurare la cittadinanza” conclude Rando.
LE STRUTTURE – Centro Operativo Misto (COM): è una struttura operativa che coordina i servizi di emergenza a livello provinciale. Il Com deve essere collocato in strutture antisismiche realizzate secondo le normative vigenti, non vulnerabili a qualsiasi tipo di rischio. Le strutture adibite a sede Com devono avere una superficie complessiva minima di 500 mq con una suddivisione interna che preveda almeno: una sala per le riunioni, una sala per le funzioni di supporto, una sala per il volontariato, una sala per le telecomunicazioni. Le funzioni di supporto: costituiscono la struttura organizzativa di base dei centri operativi e rappresentano i diversi settori di attività della gestione dell’emergenza. Ciascuna Funzione è costituita da rappresentanti delle strutture che concorrono, con professionalità e risorse, per lo specifico settore ed è affidata al coordinamento di un responsabile. Le funzioni di supporto vengono attivate, negli eventi emergenziali, in maniera flessibile, in relazione alle esigenze contingenti e in base alla pianificazione di emergenza.
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