Una lettrice invia una lettera di ringraziamento per il reparto di Ortopedia e Traumatologia del De Lellis. La pubblichiamo integralmente.
“Il mio nome è Rita Pellegrini, ho difficoltà nella deambulazione fin dalla nascita ed il fato ha voluto che incappassi in una brutta caduta che mi ha procurato la frattura del femore nell’arto più efficiente. Ognuno di noi che si imbatte in vicende fisiche disagevoli, ricorre alle cure dei sanitari negli ospedali, come di norma ho fatto anche io. Il dolore fisico, sicuramente infausto, non era al pari del mio precario stato psichico, dove ho sentito cadermi il mondo addosso e ho visto il cammino della mia vita futura incanalato in un tunnel senza ritorno.
Nel nostro paese, anche non volendo, spesso si scredita l’operato delle strutture sanitarie e, di fronte alle difficoltà che si incontrano, si possono creare ansie, angosce ed agitazioni a pazienti bisognosi di particolari attenzioni; a volte non si è in grado di garantire idonee applicazioni, per vari motivi, sebbene contrari alle proprie volontà.
Le attenzioni che ho ricevuto nell’ospedale di Rieti nel reparto di Ortopedia e Traumatologia, sotto la guida del Direttore Dott. Riccardo Mezzoprete, congiuntamente ai suoi collaboratori, in particolar modo la Sig. Giulia Sganga, in qualità di infermiera professionale e la Sig.ra Katia Petrini in qualità di Assistente Sociale, sono risultate eccellenti oltre ogni aspettativa.
Non mi è stato difficile osservare lo zelo adottato da tutti i sanitari in ogni loro manifestazione fisica e psichica, tanto da ritenermi completamente appagata e nello stesso tempo mi sento di esaltare l’operato di tutti, nessuno escluso. Ma, oltre tutto, ho avuto anche la fortuna di essere stata indirizzata verso la Struttura Residenziale Riabilitativa del Presidio di Poggio Mirteto, Asl di Rieti, centro a me sconosciuto, dalla stessa Sig.ra Katia Petrini.
Ma le preoccupazioni fino all’ora dimenticate, riaffiorano per la non conoscenza di quanto andavo ad incontrare. Non posso certo dire grazie al mio disagio attuale, ma anche le cose difficili sono maestre di vita e ti insegnano ad allargare la visione di un panorama che avvolge il protagonismo della vita di tutti noi.
L’ingresso in questa nuova struttura di riabilitazione fisica, dapprima preoccupante, mi ha aperto un quadro sconosciuto di inaspettata tranquillità; la disposizione, l’ossatura dell’impianto e la presenza attiva degli operatori sanitari, hanno suscitato in me quel senso di pacatezza necessario al benessere della mia persona in stato di evidente turbamento. Le aspettative iniziali non seguivano una linea favorevole, ma giorno dopo giorno, la presenza continua ed assidua di tutto il personale sanitario, ha creato intorno a me quella atmosfera desiderata di completa soddisfazione.
In questo momento di immensa serenità, impensabile all’inizio, mio desiderio è quello di rivolgere un sincero plauso ed un sentito e spontaneo ringraziamento a tutta la struttura guidata dalla Dott.ssa Luisella D’Angeli, coadiuvata dalla preziosa collaborazione dei Fisiatri: Dott.ssa Livia Tucci e Dott. Luca Gargiulo; ai fisioterapisti, a tutto il personale sanitario e ausiliario. Tutti gli operatori hanno saputo sostenere, favorire ed assistere ogni contingenza fisica nonché quella emotiva e psicologica.
Le parole di ringraziamento, le più semplici, quelle che toccano il cuore, quelle che esprimono una soddisfazione interiore, un appagamento dell’anima, sono il premio di una condivisione fisica e mentale. Grazie di tutto ciò che è stato fatto alla mia persona come paziente e come donna. Sig.ra Rita Pellegrini”.
Foto: RietiLife ©