“Reduci dal faraonico progetto degli anni 2000 che ha prodotto il nulla, il sommesso ‘piano Delrio’ per la Salaria è miope nel vero senso della parola: allo stato attuale non ci si pone neanche la domanda di cosa fare una volta arrivati a Osteria Nuova, collo di bottiglia che si sviluppa lungo l’asse viario”: lo dichiara Gabriele Lorenzoni, deputato reatino pentastellato dopo l’incontor pubblico sulla Salaria (leggi).
4 CORSIE – “In questo quadro, il progetto preliminare degli 8 chilometri a 4 corsie previste tra Ponte Buita – Ornaro è migliorabile secondo i nostri tecnici, ma non da buttare via in toto. Il cantiere realisticamente partirà nel 2023, perché l’iter procedurale e autorizzativo è stato appena sbloccato ma è lungo ed il progetto, una volta diventato definitivo, deve subire ancora il vaglio della Valutazione di Impatto Ambientale, dei vari Ministeri, della Conferenza dei Servizi, del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: processo che richiede i suoi tempi, che saranno snelliti con la prossima modifica del Codice degli Appalti” aggiunge Lorenzoni.
COSA FARE – “La volontà di Regione ed Anas, in quel tratto, è quella di anticipare i lavori con alcune corsie di arrampicamento per il sorpasso di veicoli lenti in salita (in direzione Rieti), 2 rotatorie e 5 svincoli per inversione di marcia – dice Lorenzoni – Partire con i lavori senza avere un progetto definitivo dell’opera significa precludere modifiche anche sostanziali e potrebbe essere controproducente. Il progetto definitivo dovrebbe infatti, secondo i nostri tecnici, prevedere delle opere, come delle piccole gallerie, necessarie a rettificare il tracciato per renderlo più sicuro e funzionale, ed evitare altre opere, come le rotatorie, che di contro sarebbero inutili”.
VIGILARE – “Il mio impegno sarà quindi quello di NON fare in modo che si facciano cazzate, escludendo (nel tratto Ponte Buita – Ornaro) tratti a tre corsie che potrebbero rivelarsi più pericolosi della situazione attuale nei pressi degli incroci o evitando di porre in opera svincoli tornaindietro che comprometterebbero la realizzazione di una quattro corsie pensata razionalmente. Nelle Marche ci stanno riuscendo e gli investimenti sono cospicui: circa 320 milioni solo per le opere di potenziamento. Da noi gli investimenti sono più ridotti e una parte di essi, prossimo all’avvio o già completato, neanche ricade nella nostra provincia. Ma non si doveva ‘rilanciare il tessuto socio-economico delle aree colpite dal sisma’? Tenuto conto che sono solo otto chilometri a 4 corsie e a questi ritmi faremo uno stralcio di Salaria ogni dieci anni, facciamoli bene. I soldi ci sono, il territorio reatino non deve mendicare col cappello in mano, come ha sempre fatto in questi anni lasciando che le opere importanti, le varianti e le bretelle si facessero sempre nell’area della Salaria romana” conclude il deputato.
Foto: RietiLife – Lorenzoni ©