“Il personale della sezione di polizia giudiziaria di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Rieti, coordinato dai pubblici ministeri Luana Bennetti e Rocco Gustavo Maruotti, all’esito di complesse attività di indagine poste in essere al fine di individuare eventuali responsabilità penali in ordine ai crolli di edifici pubblici e privati in conseguenza del sisma del 24 agosto 2016, ha recentemente concluso attività relativa al crollo della palazzina di Amatrice nella frazione Sommati che ha causato la morte di 3 persone di nazionalità inglese”: lo scrive la Procura della Repubblica di Rieti in una nota.
“Le articolate attività di indagine – scrive la Procura, guidata da Lina Cusano – rese particolarmente difficoltose da completa distruzione dell’archivio del Comune, hanno comunque consentito di individuare ed acquisire presso il Genio Civile di Rieti tutta la documentazione necessaria, dalla quale si evince dell’immobile di cui alle indagini era stato oggetto di precedenti interventi di restauro e ristrutturazione. Tale documentazione esaminata, con l’ausilio di consulenti tecnici, supportata da un attività informativa consistite nell’individuazione ed escussione di numerosi testimoni, esecuzioni di perquisizioni locali nel territorio laziale marchigiano, ha permesso di evidenziare i vizi progettuali e amministrativi relativi alla regolare istruzione delle pratiche edilizie/sismiche tale da rappresentare, insieme al terremoto, una concausa del crollo dell’edificio da cui è arrivata la morte di William Henninker Gotley, Maria Eleanor Taliani, e del 14enne Marcos Burnett“.
“Il complesso degli elementi raccolti dell’attività investigativa ha consentito la Procura della Repubblica di Rieti di emettere nei confronti di A.S.F. progettista architettonico, C.M.E. direttore tecnico dei lavori, S.M. collaudatore, l’avviso di conclusione indagini preliminari, contestando i reati di crollo colposo e omicidio colposo plurimo” conclude la Procura.
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