(di Giuseppe Manzo) Si dona ancora poco a Rieti e in provincia, così come nell’intero paese. Abbiamo letto in questi giorni sui giornali un avviso urgente dell’Avis per mancanza di sangue 0 positivo e negativo. Siamo un popolo di poeti, di scrittori, di cuochi ecc., ma non di donatori. Al momento attuale mancano centinaia di migliaia unità di sangue. Sì è vero possiamo importarlo dall’estero, ma l’importazione rappresenta un fattore di rischio. Il Servizio Trasfusionale Italiano è universalmente riconosciuto come il migliore.
Forse si fa ancora poco per promuovere questo atto di civiltà, di responsabilità. Ci sono naturalmente pregevoli iniziative, ma restano isolate e spesso non coordinate. Manca un’iniziativa nazionale che parta dalle scuole e dall’università. Sì, perché non è nelle corde degli italiani donare il sangue e allora è necessario lanciare una campagna educativa fin dalla scuola elementare, presentando l’atto di donare il sangue, come un atto d’amore. Come una scelta libera e consapevole. Come un atto di solidarietà verso i nostri simili e quindi verso noi stessi. La disinformazione e l’ignoranza sono grandi ostacoli allo sviluppo delle donazioni di sangue. Sono tante le persone che hanno provato a sconsigliare la donazione di sangue per ignoranza e prevenzione, raccontando bugie. Non è così. Donare sangue fa bene alla salute e, sul piano psicologico, l’atto del donare dà un senso di grande serenità.
Infatti non tutti sanno che donare il sangue è anche un modo per tenere sotto controllo la propria salute facendo una corretta prevenzione. Ogni donatore, infatti, è sottoposto a esami specifici periodici che permettono di tenere sotto controllo i principali organi e i valori di colesterolo, glicemia e trigliceridi. Per poter essere ammessi ogni volta a donare, i donatori sono motivati a fare una vita sana, avendo cura dell’alimentazione e facendo attività fisica.
È privo di fondamento ritenere che donare il sangue possa far male, privandoci di difese. Non è così. La donazione, al contrario, fa rigenerare il sangue e ricarica il nostro organismo facendoci sentire bene con il corpo e regalandoci quella bella sensazione di serenità della mente che arriva dopo un gesto di solidarietà.
Sono infondati alcuni timori che purtroppo ancora oggi scoraggiano le donazioni, quali, per esempio, pericoli per la salute, dolore durante il prelievo o rischio di assuefazione. Nulla di più falso. Durante la donazione vengono prelevati al massimo 450 millilitri di sangue su circa 7 litri contenuti dal nostro corpo. Il sangue donato, affermano i medici, viene rigenerato dall’organismo del donatore in poco tempo: bastano solo poche ore per tornare ad avere le stesse quantità di plasma e piastrine che si avevano prima della donazione, ed una settimana per rigenerare i globuli rossi. Bastano solo otto minuti per effettuare una donazione e salvare una vita.
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