I fondi regionali stanziati per le imprese ricadenti nei 15 comuni della Regione Lazio colpiti dal sisma del 2016 non sono ancora giunti a destinazione.
“Molte delle imprese che hanno risposto al Bando Sisma pubblicato e aperto a metà anno 2017 oggi si trovano in forte difficoltà. Raccogliamo ogni giorno lamentele dai nostri imprenditori che non solo non hanno avuto alcun giovamento dal finanziamento a fondo perduto previsto dal bando, ma oggi a distanza di due anni e mezzo non vedendo alcun cenno di ripresa si trovano ad affrontare la grande crisi economica provocata dal sisma sommata all’indebitamento per l’anticipazione dell’investimento”: è quanto dichiara il vice sindaco di Leonessa Vito Paciucci. I finanziamenti erogati dalla Regione Lazio infatti ancora non hanno prodotto alcun risultato positivo in termini economici, fatte salve tutte quelle situazioni in cui previa fidejussione bancaria si è optato per un’anticipazione del fondo.
“Gli imprenditori locali hanno creduto fortemente in questo tipo di intervento tanto da investire sulla realizzazione di opere anche di valore maggiore ai 20.000 € e non solo, la Regione è intervenuta in momento di particolare disagio per le nostre Comunità e non in condizioni di ordinaria amministrazione, purtroppo però ha optato di adottare misure ordinarie anche in questo caso, si pensi alla scelta del “Click Day” come strumento preferenziale per la presentazione delle domande, una modalità che ha prodotto risultati fallimentari tanto che per il Bando Sisma 2018 si è provveduto altrimenti. Non tutte le attività imprenditoriali del territorio sono in grado di anticipare 20.000 € , versare l’iva, retribuire i dipendenti e nel frattempo sopravvivere serenamente in attesa che lo Stato si ricordi di erogare i fondi. – continua Paciucci – Non parliamo di imprese inadempienti, ma di imprenditori che alla lettera hanno seguito le condizioni del bando ma che a distanza di 4/5 mesi dalla rendicontazione finale delle spese sostenute non vedono neanche un accenno di quanto dovuto. Ho quindi il dovere di farmi portavoce di un’intera Comunità che onestamente crede ed investe quotidianamente per se stessa, ieri per la valorizzazione del nostro territorio, oggi semplicemente per la sopravvivenza”, così ha concluso Paciucci che dal Comune di Leonessa si fa portavoce di una situazione di preoccupazione che non colpisce soltanto la realtà imprenditoriale e commerciale dell’altipiano leonessano, ma si estende anche ai restanti 14 Comuni del “cratere”.
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