Mille e 220 accessi dal 1° dicembre ad oggi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rieti per l’emergenza in atto causata dal picco influenzale: 580 accessi dal 1° gennaio ad oggi di pazienti affetti da patologie croniche pregresse che a causa dell’influenza subiscono un aggravamento complessivo delle proprie condizioni cliniche. Tra le malattie più riscontrate ci sono polmoniti, bronchiti croniche riacutizzate e scompensi cardiaci. Il 33% degli accessi sono riconducibili a pazienti sotto i 12 anni di età; il 20% tra i 12 e i 65 anni; il restante 47% sono pazienti ultrasessantacinquenni.
Il maggior numero di accessi insiste nei giorni di lunedì e martedì, anche se in queste ore di ‘picco influenzale’, la Struttura di Medicina e Chirurgia Accettazione e d’Urgenza opera con carichi elevati di lavoro per tutto l’arco della settimana. Per contenere gli inevitabili disagi dovuti al superaflusso in atto, nei giorni scorsi è stata attivata la ‘Holding Area’, un modulo di 19 posti letto collocato presso l’Unità di degenza infermieristica al quinto piano del multiblocco. La decisione assunta dalla Direzione Aziendale della Asl di Rieti si prefigge di decongestionare il Pronto Soccorso evitando che i pazienti stazionino all’interno della Struttura d’emergenza per molte ore e nel contempo di evitare il fenomeno degli appoggi e dei letti bis, entrambi indicatori disorganizzativi e gravati da maggiori rischi clinici e di gestione complessiva dell’assistenza.
“L’Azienda Sanitaria Locale di Rieti formula un appello, a tutti i cittadini, di limitare gli accessi in Pronto Soccorso solo a situazioni di fragilità e criticità: se non sussistono condizioni particolari è infatti preferibile rivolgersi alle ulteriori strutture presenti sul territorio: Medici di Medicina Generale e Continuità Assistenziale e durante i week end e i festivi agli Ambufest di Rieti, in viale Matteucci e Poggio Mirteto presso la sede del Distretto” scrive Asl.
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