All’Ospedale De Lellis di Rieti torna la “Befana in Corsia”, iniziativa benefica organizzata dalla Direzione Aziendale della Asl di Rieti, grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni Alcli, Arvo, Cittadinanzattiva Alto Velino, Lilt e Parkinson. L’iconica vecchina, personaggio amato dai bambini e caro ad una delle più antiche tradizioni popolari del nostro Paese, scenderà anche al de’ Lellis, domenica 6 gennaio alle 10,30 e distribuirà i suoi doni ai piccoli ricoverati presso l’Unità di Pediatria e Neonatologia, ai degenti dell’Oncologia Medica, dell’Hospice e dell’Unità di Medicina e Geriatria ‘Gerimed’.
SOSTEGNO – Una giornata all’insegna della solidarietà, nel solco ormai tracciato dalla Direzione Aziendale della Asl di Rieti, di implementazione dei percorsi di umanizzazione, che per la prima volta vedrà impegnati gli operatori sanitari ospedalieri e i volontari di diverse associazioni territoriali. Un evento che ha lo scopo di dare sostegno e serenità ai degenti ricoverati presso l’Ospedale provinciale, affinché dimentichino, almeno per qualche ora, le preoccupazioni alle quali sono sottoposti.
ABBRACCI E SORRISI – “Niente carbone ma tanti abbracci e sorrisi. Questo vogliamo trasmettere durante l’iniziativa del 6 gennaio – spiega il Direttore Generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo. La malattia, purtroppo, proietta tutte le persone, ma in particolare i più fragili, bambini e anziani assieme alle loro famiglie, in una dimensione di preoccupazione e di pericolo, che si fa sentire maggiormente nei periodi di festività come questi: umanizzazione significa essere vicini con la mente e con il corpo a queste persone. Costruire un ponte, tra chi si prende cura e chi di queste cure ha bisogno. La consegna di un dono, una stretta di mano o un sorriso, vogliono rappresentare proprio questo messaggio; che quest’anno condividiamo con l’Alcli, l’Arvo, Cittadinanzattiva Alto Velino, Lilt e associazione Parkinson, che hanno sostenuto l’iniziativa in un comune sentire che intendiamo consolidare ulteriormente”.
Foto (archivio): RietiLife ©