Gli Attivisti 5 Stelle Grilli Parlanti, la corrente reatina del Movimento 5 Stelle che si oppone alla consigliera comunale M5S Lodovica Rando, chiede le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Antonio Emili per l’affaire-Foundation e la presunta donazione da 3.5 milioni di euro per l’ampliamento della scuola Alda Merini di Campoloniano (leggi – l’attacco dei Grilli Parlanti – Cicchetti replica). “A Rieti, grazie agli Attivisti 5 Stelle Grilli Parlanti – scrivono su Facebook – è stata portata alla ribalta la questione che investe la fantomatica Don Giovanni Bosco Arpa Foundation, una vera e propria società che corrisponde nel nostro ordinamento ad una s.r.l., e che punta a creare l’equivoco grazie a questa ricca denominazione. Non è una fondazione, dunque, e non ha nulla a che fare con l’opera delle Missioni Don Bosco nè è in alcun modo legata con la Fondazione Arpa che si occupa di ricerca e salute. Un minestrone di allusioni che però non è bastato, evidentemente, ad insinuare il dubbio nelle amministrazioni dei comuni di Tolentino, Acquasanta Terme, Rocca di Papa, Bolognola, e nella provincia di Rieti a Borgo Velino e nel capoluogo reatino, solo per citare quelle che hanno ceduto alle lusinghe della società inglese”.
BILANCI – “Così, dove per una scuola, dove per un impianto sportivo, la società, che fondazione non è, si è offerta di costruire queste strutture – continuano gli Attivisti 5 Stelle Grilli Parlanti – occupandosi sia della fase progettuale che di quella esecutiva, promettendo di investire, restringendo il campo solo ai Comuni citati, circa 20 milioni di euro. E pensare che i bilanci societari fino a dicembre 2017 erano pari a 0, una società in cui sembrerebbero presenti, come scoperto dal consigliere M5S di Tolentino Gianni Mercorelli, falliti, indagati e condannati. Nonostante questo e il clamore suscitato dalla notizia sui giornali locali, il Comune di Rieti non è intenzionato a retrocedere sui suoi passi”.
PEGGIO – “L’assessore Emili è quelle che ne esce peggio – è la valutazione degli Attivisti 5 Stelle Grilli Parlanti – Aveva messo la faccia sulla trasparenza della Fondazione e ora ne esce sbugiardato. Le dimissioni dovrebbero essere un atto dovuto. Il controllo dei consiglieri, al netto delle arrampicate sugli specchi che si leggono sui quotidiani, è venuto meno e nel nostra città si è votato a favore della convenzione in modo unanime. La maggioranza si nasconde dietro la previsione di una garanzia fideiussoria, ma resta chiara a tutti la superficialità ad ogni livello che si è manifestata in questa occasione. La minoranza gioca a dire ‘avevamo già scoperto tutto’, sì, ma in concreto hanno votato a favore. Eppure è antico il detto che recita ‘non si accettano le caramelle dagli sconosciuti’: qui, chi per un verso chi per un altro, le avevano già pregustate, in barba al controllo e alla chiarezza verso i cittadini”.
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