di Emiliano Grillotti, direttore di RietiLife
Un anno duro quello che sta per finire. Duro e a tratti drammatico per molti aspetti che riguardano la nostra comunità. I morti sulla Salaria, lavoratori, pendolari, gente che ogni giorno per guadagnarsi da vivere la percorre e che lì ha perso la propria vita. Tante chiacchiere e polemiche su questa strada, troppe. Come troppe sono state le promesse da parte di chi, per posizioni politiche e amministrative, potevano e dovevano agire. Sulla Salaria servono fatti concreti, occorre che partano i lavori, esigiamo di vedere i cantieri aperti per l’adeguamento dell’unico percorso che collega la nostra città alla Capitale: l’ho già detto e lo ribadisco, non è più accettabile questo immobilismo e da domani, sottolineo domani e non tra giorni o mesi, si intervenga in maniera efficace.
E Amatrice? E Accumoli? E gli abitanti di quelle zone? Ce li siamo dimenticati? Sembrerebbe di sì. RietiLife da quel 24 agosto 2016 ha mantenuto la promessa di restare e tenere alta l’attenzione su ciò che sarebbe accaduto. Ma ovviamente non basta, siamo un mezzo di comunicazione importante ma spesso l’unione fa la forza e con noi sono pochi quelli che non hanno spento definitivamente i riflettori. I grandi giornali e i grandi network dove sono? Se ne ricordano soltanto una volta l’anno? Colleghi, dove siete? Non andiamo solo dietro alle vendite e all’audience, occupiamoci anche delle persone. E le promesse di donazione ad Amatrice? I grandi della terra ad esempio le hanno mantenute? Non ci risulta… Ad esempio non abbiamo notizie dei circa due milioni e mezzo di dollari canadesi che il Primo ministro del Canada, Justin Trudeau, aveva promesso nella “spettacolare” e “romantica” visita tra le macerie amatriciane. Soldi che, al cambio risultano essere poco più di un milione e mezzo di euro, e che sarebbero serviti per la ricostruzione della nuova sede Comunale di Amatrice, ma al momento ancora nulla! Aspettiamo comunque fiduciosi.
A nome mio e di tutta la proprietà mi sento di ringraziarvi, per l’affetto, la costanza con cui ci seguite e anche, perché no, per qualche critica: ne facciamo tesoro per migliorarci ed offrirvi un servizio d’informazione sempre migliore. Il restyling ad esempio, che ci sta dando degli ottimi risultati (leggi i numeri) e dà enorme visibilità agli sponsor che ci sostengono. Tutto questo non sarebbe possibile senza voi lettori e senza un impegno importante e costruttivo di tutti i collaboratori della testata che dirigo, ai quali mi sento di rivolgere i migliori auguri.