Sconfitta della Npc Rieti ad Agrigento nel match che era decisivo per l’ingresso in Final Eight. Fondamentale per i siciliani il gioco da 4 punti (3+1) con Bell a 31 secondi dalla fine.
(di Roberto Pentuzzi) Impresa sfiorata per la Npc Rieti, che esce sconfitta in trasferta contro Agrigento 70-66, immeritatamente. Complici alcune decisioni arbitrali che hanno tolto dalla partita Jones, non in formissima già di suo, e fischiato un’infrazione di 5 secondi nell’ultimo minuto di gioco durante una rimessa di Rieti, poi seguita dalla “bomba da 4”. Arbitri circondati da giocatori e dirigenti reatini in cerca di spiegazioni a fine gara, ma le cose non cambiano, Agrigento vince ed aggancia Rieti in classifica a 16 punti, che da parte sua se l’è giocata benissimo, conducendo per larghi tratti dell’incontro. Si complica l’affare Final Eight: le speranze della Npc sono affidate all’ultima sfida interna del girone d’andata, il 6 gennaio contro Treviglio.
Grande difesa ad inizio gara per la Npc, che ha reso difficile ogni azione dei padroni di casa: Agrigento riesce a capitalizzare solo 9 punti nell’intero primo quarto. Per Rieti è il capitano Gigli il più preciso in una frazione parsimoniosa che consente agli amarantocelesti di chiudere avanti 9-16. Coach Ciani decide di mischiare le carte e, come spesso usa fare, manda in campo a partita in corso Pepe, Evangelisti e Sousa. Se il capitano dei siciliani fatica ad entrare in gara, ancora in fase di recupero dopo un infortunio, Pepe ha il solito impatto, realizzando 8 punti. Oltre a Gigli, il più reattivo per Rossi è il giovane Conti che, con due triple, tiene a galla Rieti. Una tripla impossibile di Cannon porta i suoi sul meno uno, la classe e l’esperienza di Gigli consentono alla Npc di chiudere di nuovo in vantaggio anche se di poco, 30-33 al riposo.
Terzo quarto complicato per Bobby Jones, al quale viene fischiato il tecnico per simulazione di fallo subito e dopo qualche minuto commette anche il quarto fallo ed esce momentaneamente dal match. Per fortuna di Rieti che il capitano Gigli non perde la concentrazione e continua a segnare e a creare problemi sotto canestro a Cannon. È Sousa a salire in cattedra con due triple importanti, risponde bene Adegboye con le sue entrate velocissime, Gigli va in panca per riposare e Nikolic è bravo a realizzare due canestri consecutivi, ma il possente Cannon ne approfitta in attacco e va in doppia cifra. Parità assoluta a 10 minuti dal termine 49-49.
È il quarto delle triple per la Npc: Conti, Adegboye, Tomasini, ancora Adegboye, portano avanti Rieti. La Npc gioca metà tempo senza Jones, il play americano dei siciliani, Bell, si accende e tiene Agrigento attaccata, poi ancora Cannon lotta e segna ad un minuto dal termine e riporta l’equilibrio in campo, 64-66 per Rieti. Nel momento topico, viene fischiato un fallo in attacco ad Adegboye, molto discutibile, dalla parte opposta Bell fa l’impossibile: segna una canestro da tre e subisce fallo, va dentro anche il tiro libero aggiuntivo e con il gioco da 4 punti mette il risultato sul 68-66. Rieti prova l’attacco del pareggio, ma lo fallisce, è costretta al fallo per fermare il cronometro, dalla lunetta Ambrosin è glaciale e porta Agrigento sul 70-66. Ultimo attacco della Npc è senza esito, il punteggio rimane lo stesso.
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