Foto: Francesco PATACCHIOLA ©
(ch.di.) Ha fatto tutto Calapai. Il gol (con l’aiuto di una parata non impeccabile di Costa) e anche “la deviazione sul tiro di Maistro, ci ho messo il piede”. Quel tiro, della bandiera amarantoceleste, che poteva sbloccare per i padroni di casa e far raccontare una gara diversa, con un esito diverso. Il Rieti cade contro il Catania, immeritatamente per 1-0, con il gol incassato a 10 minuti dalla fine, si mangia le mani per la traversa, presa da davanti alla porta, da Maistro. C’è, però, anche un gol annullato agli ospiti nel primo tempo a Curiale. E, come detto, la perla di Calapai che decide: cavalca il difensore da centrocampo, Venancio non lo blocca e lui può arrivare al limite per beffare il Rieti. Rivivi la gara.
LA DEDICA – “Dedicato ai catanesi colpiti dal sisma” dicono, in coro a fine gara, il tecnico del Catania Sottil, la bandiera Lodi e l’uomo del match, Calapai. Rieti, dalla sua, ha dimostrato grande vicinanza a Catania dopo il sisma che ha fatto danni e generato paura, tra Natale e Santo Stefano: lo ha fatto con uno striscione molto applaudito.
L’UOMO RIETILIFE – Si prende i complimenti Filippo Delli Carri, il migliore del Rieti. Fase difensiva perfetta e qualche bella discesa in zona d’attacco che quasi poteva far fare gol a Gondo: “Quando c’è la vittoria, il singolo si esalta di più. È un risultato bugiardo, lo 0-0 era più giusto. Cosa ho detto a Maistro? Lui ha detto che la palla è rimbalzata male, ma che l’aveva colpita bene. Nello spogliatoio c’è serenità, sappiamo che c’hanno rubato una partita che potevamo portare a casa. Pensiamo subito alla prossima, col Matera”. Poi una riflessione sulla sua partita. Da difensore centrale, è stato adattato all’esterno: “Io ho sempre giocato a tre nella difesa della Juve, il terzo di destra dando appoggio esterno. La differenza con il ruolo di terzino è che si ha campo libero per sovrapporsi. Non cambia molto, mi aiuta per il futuro, per migliorare nel ruolo di difensore centrale. Non ci culliamo sui complimenti: dobbiamo essere soddisfatti e volere di più, migliorando gli errori. Dobbiamo essere perfezionisti. Fa piacere ricevere complimenti per aver messo in difficoltà una squadra con Lodi e Biagianti. L’applauso tifosi alla fine? Fa piacere”.
IL TECNICO DEL RIETI – Dispiaciuto il tecnico del Rieti, Ricardo Chéu: “Chi non uccide, muore. Nella prima parte di gara è stato molto difficile, perché i ragazzi erano provati dall’ansia. Per molti era la prima volta contro una squadra una grande squadra come lo è il Catania, la storia del calcio italiano. Un peccato questa partita – continua -, abbiamo avuto la migliore opportunità: l’avremmo potuta vincere. Mancano sostituzioni per fare la differenza. È difficile per me, al momento, fare cambi. Il Catania? Ha giocatori di qualità ma non gioca bene. Una squadra che gioca per Marotta, un giocatore che fa la differenza. Senza Marotta non è la stessa cosa. Mi spiace, il tecnico del Catania non ha accettato i miei complimenti. Forse perché io sono Chéu e lui è Guardiola…”. Poi del sostegno dei tifosi a fine gara: hanno applaudito il Rieti che è uscito a testa alta dal confronto con quella che ora è la terza forza del campionato: “Mi piacciono gli applausi dei tifosi a fine gara. Questa squadra ha bisogno di questo supporto”.
SOTTIL – Il tecnico ospite non ci sta a farsi dire che il suo Catania è andato in difficoltà col Rieti: “Per mettere in difficoltà bisogna tirare in porta, l’occasione del Rieti è arrivata su una disattenzione nostra. È un Rieti fisico, che ha ottime qualità individuali, centrocampisti di qualità, un centravanti rapido, una squadra scorbutica e di categoria. Ma il Catania ha combattuto, è stato alto, aggressivo, ha cercato di scardinare il loro muro. Per me – aggiunge – il gol di Curiale era valido, ma accettiamo la decisione dell’arbitro. La squadra nella ripresa ha cercato di trovare il gol: il voler cercare la vittoria mi è piaciuto. In questa categoria è difficile trovare spettacolo. È tutto fatto di seconde palle, contrasti. E noi siamo stati concentrati ed è arrivato un gran gol. Una buona prestazione che ci proietta a Monopoli con entusiasmo. Quando mettiamo la tuta da operaio, esce la qualità dei ragazzi: è una categoria in cui bisogna combattere. Sapevamo di poter fare di più, potevamo avere magari qualche punto in più, ma c’è anche una Juve Stabia che sta facendo cose sopra le aspettative. E poi abbiamo una gara da recuperare”. Poi un capitolo sul terremoto: “Per noi è stata una notte brutta, ma soprattutto lo è stata per i siciliani e i catanesi che sono fuori casa, una notte di paura. Il terremoto fa paura: è stato un gran spavento, spiace molto per chi ha perso la casa. Spero che il nostro vulcano ci dia pace. Questa vittoria è dedicata a queste persone, so che una gioia calcistica può fare molto”.
LODI – Anche una bandiera come Lodi ha una parola per chi è stato colpito dal sisma: “Il terremoto ha colpito anche noi, abito a pochi km dove c’è stato il sisma. Sono stato fuori casa con mia moglie incinta, una cosa brutta. Siamo vicini alle persone di Catania. I catanesi si rialzano subito, è un momento dove si vedono le persone. Un forte abbraccio a tutti”. Poi la gara di Rieti: “Oggi il Catania ha dimostrato di sapere vincere una gara di C su un campo di C. Il campo non permetteva di esprimersi al meglio e la squadra non è stata frenetica nel cercare un’azione che potesse sbloccare la gara. Così è arrivato il gran gol di Calapai. Ci proiettiamo all’ultima in casa e speriamo di continuare così, abbiamo intrapreso un percorso”.
UOMO DECISIVO – L’ha decisa lui, Luca Calapai: “Merito mio o disattenzione del portiere? Ho visto solo la palla entrare” dice. Al terzo gol da difensore, dà merito al “nostro modo di giocare, spingiamo tanto sulle fasce, mi permette di tirare di più e fare qualche gol, sono più vicino alla linea di fondo e alla porta. Quando ho visto Maistro tirare m’è venuto in mentre che potessimo perderla, ci ho messo il piede ed è arrivata questa deviazione…”. Il Catania torna a vincere fuori casa dopo un mese: “Archiviamo un periodo di difficoltà: comunque siamo una grande squadra e siamo riusciti a superarlo. Siamo di nuovo riusciti a non prendere gol, riusciamo a difendere bene e quando ripartiamo siamo sempre pericolosi. Il mio pensiero va a chi è stato colpito dal sisma: è un gol dedicato da parte mia e di tutta la squadra alla città di Catania”.