Lotta gli artigiani abusivi: “Danneggiano il 63% delle imprese regolari reatine”

Esercitare un’attività senza autorizzazioni, permessi o requisiti tecnico-professionali. Niente tasse, né contribuzione, nonché inosservanza totale di norme su sicurezza e tutela ambientale. L’abusivismo mina le le basi dell’economia, e danneggia le imprese, le istituzioni e i cittadini. Un protocollo che vedrà convergere, in un’azione sinergica l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Rieti e Confartigianato, tenterà di arginare un fenomeno che sta assumendo proporzioni preoccupanti.

CONCORRENZA SLEALE – In provincia di Rieti, due imprese artigiane su tre, il 63,6% di quelle regolari, soffrono la concorrenza sleale delle aziende in nero o che utilizzano lavoratori non in regola. “Nessuno deve più tollerare le attività irregolari come se fossero, in qualche modo, legittime – afferma Franco Lodovici, Presidente di Confartigianato Imprese Rieti  – perché noi artigiani siamo due volte vittime della concorrenza sleale di chi lavora senza rispettare le leggi: da un lato ci portano via il lavoro e dall’altro compromettono la reputazione del mestiere a discapito anche degli onesti. Vogliamo e dobbiamo tutelare le imprese regolari”

UN PROTOCOLLO PER ARGINARE IL FENOMENO – “Un primo e importante passo per un’azione più incisiva che riguarderà le diverse categorie del mondo produttivo – dichiara il direttore di Confartigianato Imprese Rieti, Maurizio Aluffi – Con l’Amministrazione comunale istituiremo un tavolo periodico per monitorare i risultati dell’iniziativa e metteremo in campo un’azione di informazione capillare attraverso materiale informativo ed incontri sul territorio”.

LAVORO SINERGICO – “L’Amministrazione Comunale di Rieti ha sostenuto immediatamente l’iniziativa di Confartigianato – commenta Daniele Sinibaldi, Vice Sindaco e Assessore alle attività produttive del Comune – riteniamo infatti imprescindibile il contrasto di tutte quelle attività irregolari e del lavoro sommerso che rischiano espellere dal mercato le piccole e medie imprese e i loro lavoratori che rispettano le regole. Il lavoro sommerso rappresenta purtroppo un’economia e un giro d’affari importante anche a Rieti, consolidato negli anni della crisi, è dunque prioritario informare la città della presenza di queste problematiche nel tessuto connettivo sociale e sensibilizzare i cittadini sugli effetti collaterali negativi che possono derivare dall’adozione di comportamenti non rispettosi delle vigenti disposizioni legislative, regolamentari e sanitarie, anche e soprattutto in materia di sicurezza.”

L’auspicio di Confartigianato è che questo protocollo possa diventare un modello da replicare anche in altri comuni come “buone prassi” nella lotta al lavoro irregolare e all’abusivismo.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Comunicazione di Confartigianato Imprese Rieti, tel. 0746 491435 [email protected].

Foto: Comune di Rieti ©

 

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