“Il 31 dicembre 2018 scadranno per le imprese del cratere le agevolazioni previste dalla Zona Franca Urbana, cioè l’esonero dal versamento delle imposte e dei contributi previdenziali fino ad un massimo di € 100.000 annui per 2 anni”. A lanciare l’allarme è il presidente di Confcommercio Lazio Nord Leonardo Tosti. “Tali misure sono indispensabili per le imprese che hanno dovuto delocalizzare a seguito dell’inagibilità dei locali, per quelle che a seguito del sisma hanno avuto una sensibile riduzione del fatturato (almeno il 25%) o che hanno avviato una nuova attività imprenditoriale. Mentre il termine delle agevolazioni sta per scadere, nonostante in altre zone sismiche (L’Aquila ed Emilia) sia stato più volte prorogato, ancora non si è levato un grido univoco per ottenere un’agevolazione che è funzionale alla ripresa economica dei territori martoriati”.
“ERRORE MARCHIANO” – “Se qualcuno crede che dal 1° gennaio 2019 la situazione economica delle imprese che stanno beneficiando degli sgravi possa tornare ai livelli pre-sisma sta commettendo un errore marchiano e non conosce lo stato delle aree interne. Si consideri che il totale delle imprese attive del terziario nel 2012 era di 5317, nel 2016 di 4990 con una variazione negativa del 6,2% mentre il numero degli addetti nello stesso periodo è diminuito del 4,5%”.
“URGENTISSIMO” – “Non è accettabile che mentre ad altri territori sono stati concessi fino a 12 anni di sgravi per favorire la ripresa, nel Centro Italia ci liquidino con due anni di aiuti che per molti che hanno riaperto le attività a fine 2017 o nel 2018 si risolve ad un anno di benefici. È necessario ed urgentissimo disporre la proroga della ZFU per altri due anni. Chiediamo a tutti gli amministratori e alle forze sociali di profondere il massimo impegno per ottenere una misura di equità sociale ed economica”.
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