In processione verso la Cattedrale: iniziato l’ultimo viaggio del vigile del fuoco Stefano Colasanti

(di Christian Diociaiuti) ORE 10.15 La città si ferma. È il giorno dell’ultimo saluto al vigile del fuoco Stefano Colasanti e ad Andrea Maggi, morti mercoledì scorso nell’esplosione al distributore Ip al km 39 della Salaria. La cerimonia funebre è prevista alle 11.30 in Cattedrale officiata dal vescovo Domenico Pompili e preceduta dal lungo corteo che porterà la bara di Colasanti dalla caserma a Santa Maria: cattedrale che sarà gremita per l’ultimo saluto alle due vittime, le cui famiglie hanno scelto le esequie congiunte. Colasanti, di Vazia, aveva 50 anni, lascia una figlia; Maggi, di Borgo Santa Maria, aveva 38 anni e lascia un bambino di 8. È grande il dolore in città (lutto e silenzio nelle scuole e nei luoghi pubblici) e in tutta Italia per la tragedia della Salaria. Dolore in tutti i comandi dei Vigili del Fuoco, anche per quegli uomini in azione da questa notte invia Salaria, a Roma, per spegnere il maxi incendio al deposito rifiuti.

CORTEO – Dalle 10 la zona di Porta Romana è ferma: dal Comando dei Vigili del Fuoco in via Sacchetti Sassetti è partito il corteo che accompagna il feretro di Colasanti in centro. La bara, sull’autoscala e accompagnata da un gruppo di Vigili del Fuoco a piedi e scortata dalle forze dell’ordine transiterà in via Sacchetti, via Salaria, Porta Romana, Ponte Romano, via Roma verso piazza Cesare Battisti per poi entrare a Santa Maria; a quello di Colasanti si unirà il feretro di Andrea Maggi.

ULTIMO VIAGGIO – Diverse persone hanno atteso l’uscita del feretro dalla caserma; altri lo omaggeranno sul percorso. Sull’autoscala il tricolore e delle corone di fiori; la bara prima di intraprendere l’ultimo viaggio è stata accompagnata sul mezzo tra una colonna di vigili del fuoco raccolti in un silenzio raggelante rotto da un lungo applauso all’uscita della bara dalla caserma; feretro avvolto nel tricolore e portato a spalla da Vigili del Fuoco con il casco d’ordinanza.

SIRENA – La bara sull’autoscala ha affrontato il tragitto verso la cattedrale per alcuni tratti con la sirena. Dietro al mezzo, e davanti alla famiglia, tre Vigili del Fuoco con la foto di Stefano Colasanti e i suoi indumenti da lavoro, su tutti il casco.

CAMERA ARDENTE – Da ieri mattina è grande la commozione nella camera ardente nella caserma dei Vigili del Fuoco. Via-vai che è continuato anche stamattina per l’omaggio a Colasanti: parenti, amici, conoscenti ma anche cittadini grati al lavoro dei Vigili del Fuoco. Spiegamento di uomini e mezzi davanti alla caserma e in città, dalla Polizia (che è vicina al fratello di Stefano, Claudio, che è poliziotto) fino al 118. Sulla città vola un elicottero Drago dei Vigili del Fuoco.

LUTTO IN CITTÀ E SILENZIO – “Considerato il grave lutto che ha colpito la Città di Rieti – ha disposto il comune – il 5 dicembre, con la scomparsa improvvisa e prematura del Vigile del Fuoco Coordinatore Stefano Colasanti caduto nell’adempimento del dovere, il Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, informato il Prefetto, Giuseppina Reggiani, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di martedì 11 dicembre, ordinando l’esposizione sugli edifici pubblici delle bandiere abbrunate a mezz’asta. Il Sindaco di Rieti invita, inoltre, per la stessa giornata di martedì 11 dicembre: ad osservare nei luoghi di lavoro un minuto di silenzio e di raccoglimento alle ore 11.30, momento delle esequie; ad osservare nelle scuole un minuto di silenzio e raccoglimento, ove possibile alle ore 11.30 e comunque nella mattinata; gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche per dieci minuti dalle ore 11.30 alle ore 11.40 ad osservare nei luoghi dove si tengono eventi pubblici di spettacolo o intrattenimento un minuto di silenzio e raccoglimento o, comunque, una appropriata forma di ricordo”.

Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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