(dal Corriere di Rieti) Non tutti i bambini hanno confermato i presunti maltrattamenti durante l’audizione protetta nella caserma dei carabinieri di Cittaducale. È quanto emerso dalla deposizione della psicologa, consulente della Procura, durante l’udienza di ieri, davanti al giudice monocratico Riccardo Porro, nel processo a carico delle insegnanti M.A.D.R. e P.M. della scuola di Borgorose, sospese due anni fa in seguito alle indagini compiute dai carabinieri dopo alcune denunce dei genitori (leggi – sospese due maestre a Borgorose).
Il dibattimento è iniziato nel primo pomeriggio nell’aula Caperna con la proiezione dei video e l’ascolto delle intercettazioni ambientali. I filmati sono stati realizzati tra aprile e maggio 2016. Il 3 maggio si vede la maestra P.M. che afferra una bambina e le tira i capelli dicendole: “A che ora sei andata a dormire?”. In un altro video il pubblico ministero mostra l’insegnante mentre colpisce con uno schiaffo un’altra bambina. Si passa poi alle ingiurie. In un audio si sente: “Non capisci niente”. E in un altro: “Non vali niente, zero vali”. Gli audio e i video sono stati tutti numerati e datati. “Fate pena”, dice la maestra nell’audio 14. “Non sei una bambina normale, sei sciocchissima”, la stessa insegnante ad un’altra alunna.
Spesso si vedono le maestre urlare addosso ai bambini: “Guarda che somaro, non sai fare niente, questo è un bambino idiota” (ciò succedeva il 10 maggio del 2016). Poi ci sono quelle che il pm ha classificato con “minacce”. Nel video numero 1 l’insegnante tira i fogli dal quaderno di un alunno e dice: “Te li faccio mangiare”. Le riprese sono state fatte da più angolazioni. In una si vede la D.R. colpire con uno schiaffo sulle mani un alunno e poi strattonarlo per un braccio. Per il pm si tratta di “percosse”.
“L’insegnante – dice Maruotti, in un’aula senza le imputate – da uno schiaffo al volto e afferra per un braccio la bambina”. C’è un caso in cui ad un bimbo vengono tirati (“con violenza”, secondo l’accusa) i capelli e poi ad un altro gli orecchi. E’ il video numero 8. Il 5 invece mostra la maestra tappare la bocca di uno scolaro e urlargli: “Muto! Muto!”. Non manca il bambino messo in castigo in piedi con la faccia rivolta al muro. Terminati i video e le intercettazioni ambientali, è stata la volta della psicologa, che aveva avuto il compito di sentire le testimonianze degli 8 bambini coinvolti nei presunti maltrattamenti. E qui scintille, quando l’avvocato della difesa Rossi, ha contestato al pm la possibilità che la stessa consulente avesse il compito di valutare l’attendibilità delle testimonianze dei bambini. “Non spetta alla consulente”, ha urlato.
La psicologa, ricevuto in ogni caso l’ok del giudice, ha portato in aula quanto ascoltato dai bambini. Ha raccontato di una alunna che gli ha mostrato un foglio con un diavolo disegnato sopra. “Una bambina ha negato di aver ricevuto uno schiaffo”, ha detto. Ma c’è chi “ha ricevuto schiaffi per non aver fatto i compiti”. E ha concluso: “Le testimonianze dei piccoli rispetto a quelle dei genitori erano ridotte”.
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