“Qualche giorno fa il presidente Fico ha sentito la necessità di proiettare il film su Cucchi, non crediamo avrà la stessa sensibilità nei confronti di una povera ragazza, la cui unica colpa era quella di essere italiana. Sarebbe bello che Rieti desse un segnale differente”. È la nuova provocazione di Chicco Costini, leader di Area Rieti e storico militante della destra cittadina.
“È uscito nelle sale Red Land, Rosso d’Istria, il film di Maximiliano Hernando Bruno che racconta quanto avvenne in Istria, Dalmazia e Fiume alla fine della guerra – ricorda Costini – quando dopo la resa di Badoglio le terre irredente si trovarono allo sbando, con l’esercito italiano totalmente abbandonato a se stesso, e gli italiani vittime della violenza barbara dei comunisti titini. In questo quadro, esemplare è la storia di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani, per la sola colpa di essere Italiana”.
PROIEZIONE PUBBLICA – Area Rieti chiede quindi al sindaco Cicchetti “di organizzare una proiezione pubblica del film, restituendo giustizia a chi fu vittima della barbaria comunista ed anti italiana, permettendo alle giovani generazioni di conoscere quanto è avvenuto in quegli anni, ed ancora oggi quasi del tutto assente nei programmi scolastici”.
“Un’opera coraggiosa – sostiene Costini – che finalmente apre un varco di luce su un periodo storico ancora oggi misconosciuto, nonostante dal 30 marzo 2004 sia stata istituita in Italia una giornata per il ricordo dei tanti compatrioti massacrati dalla violenza comunista. La precedente amministrazione Petrangeli ha sempre cercato di silenziare questa ricorrenza, riducendola ad un pure atto formale”.