Olio, storia e cultura a braccetto a Castelnuovo di Farfa domenica 18 novembre, dalle ore 15:30, presso il Museo dell’Olio della Sabina, dove sarà possibile partecipare ad una visita narrata nelle Sale del Museo, con interventi specifici sull’olio a cura di un esperto del Consorzio Sabina DOP.
Alla visita seguirà una sessione teorico-pratica di assaggio, durante la quale sarà illustrato ai presenti come e perché si effettua l’analisi sensoriale degli oli di oliva vergini e saranno fornite utili informazioni relative alla produzione, al consumo ed alla scelta consapevole dell’olio extra vergine di oliva.
Sarà una visita emozionante e un’esperienza sensoriale indimenticabile quella al Museo dell’Olio della Sabina. Accompagnati dai narratori del museo, si resterà affascinati e sorpresi per l’insolito percorso tra le opere, le installazioni artistiche e gli strumenti antichi della lavorazione delle olive.
Il Museo dell’olio di Castelnuovo di Farfa
Nel museo sabino si possono ammirare le opere dell’artista sarda Maria Lai: “L’Albero del Poeta”, in cui le parole di un’antica favola sono incise sulla chioma lignea di un albero e “Olio di Parole”, un corridoio che riporta il visitatore alla nascita dell’Universo. Il Museo dell’Olio rappresenta uno spazio d’arte e cultura che, attraverso l’olio, racconta la storia e le tradizioni della Sabina. All’allestimento del museo, oltre a Maria Lai, parteciparono artisti e maestri della scultura contemporanea, con istallazioni all’interno del sito museale e del borgo.
Il percorso, iniziato con le opere dell’artista sarda, prosegue con l’opera di Alik Cavaliere, “Frammenti di fonderia di un’opera incompiuta.” Al primo piano, scendendo alcuni scalini, si entra in una grotta nella quale si trova la magnifica opera del grande scultore e architetto giapponese, scomparso nel marzo 2018, Hidetoshi Nagasawa, “Ulivo Viaggiante”, un olivo in rame capovolto che scende dalla volta della grotta, cui risponde un magico cielo popolato di stelle, costituito dal fondo allagato sul quale galleggiano delle piccole barche illuminate da piccole fiamme.
Al secondo piano è possibile ammirare Oleophona, di Gianandrea Gazzola. Qui l’olio cade goccia a goccia in alcuni orci del settecento, mentre nella sala accanto un tronco d’olivo roteante, è accarezzato da quattro archi; tutto ciò, grazie all’abilità e alla creatività dell’artista, genera un insieme di suoni e melodie che stregano i visitatori. Nella Sala della Memoria vengono proiettate immagini di vita popolare e quotidiana con canti e suoni della comunità sabina. Nel museo sono esposti antichi torchi in legno e ferro, provenienti anche dai paesi vicini. Il percorso museale continua anche nel borgo con un antico forno per il pane e nella campagna circostante con il sito archeologico medievale di San Donato.
Il museo celebra in modo unico l’antica civiltà dell’olio e dell’ulivo attraverso le espressioni del nostro tempo: il connubio tra arte contemporanea e tradizione vi aprirà le porte di un mondo immaginifico, fatto di luci, poesie, immagini e suoni.
Il borgo di Castelnuovo di Farfa
Per quanti volessero visitare il borgo di Castelnuovo di Farfa che ospita il Museo, nel centro sabino, noto anche all’estero per la bontà dell’olio, l’ospitalità è offerta con sapienza da ristoranti, agriturismi, maneggi e B&B. Nel paese la storia, l’arte e la cultura vanno a braccetto con il gustoso e antichissimo olio extravergine, ottenuto da dieci varietà di olivi. Il paese, che è situato sulla Salaria, a 60 km da Roma e 35 da Rieti, è uno scrigno che contiene alcuni gioielli da non perdere, oltre al Museo dell’Olio della Sabina, un’esperienza sensoriale indimenticabile (per prenotare la visita telefonare al 3471788288), e il monumento medioevale di S. Donato, edificato prima dell’anno mille. Da visitare il centro storico che presenta alcuni magnifici palazzi del XVII secolo e un giardino all’italiana, affacciato in una splendida valle di olivi e casali.
Nessun ospite o turista potrà resistere al profumo delle bruschette con l’olio della Sabina e alle fettuccine impastate a mano dalle signore del paese. Castelnuovo di Farfa è un borgo che ha molto da offrire alle famiglie e a tutte le persone in cerca di tranquillità, di tradizioni, storia, natura e cibo gustoso e genuino. (di Giuseppe Manzo)
Foto: MANZO ©