(di Christian Diociaiuti) Non lo si può dire per i confronti in Eccellenza e Serie D, ma tra i professionisti non c’è appello. Il Rieti con la Viterbese è imbattuto. Serie C2, anno 2005/2006: il 9 ottobre è 1-1 a Viterbo, al ritorno è 1-0 per il Rieti allo Scopigno. Stesso risultato, l’8 dicembre 2006 per l’andata della seconda stagione in C2, mentre al ritorno a Viterbo è addirittura 0-3.
CHI SE LO SCORDA – E in uno di quei derby hanno giocato due riferimento del calcio amarantoceleste moderno: un reatino doc come Diego Petrongari e un reatino acquisito come Christian Ippoliti i quali, col Rieti, non ci hanno giocato solo in C2, ma anche in Eccellenza e Serie D. RietiLife ha ripescato alcuni degli scatti più significativi di un derby Rieti-Viterbese tra i professionisti. Era l’8 dicembre 2006: il Rieti lo guidava Borrello (e c’erano Mangiapelo, Gentile, Onesti, Melara, solo per citarne alcuni), la Viterbese contava tra le sue fila Farris, Ingiosi, Di Iorio e la allenava quel Sandro Pochesci l’anno scorso alla Ternana. “Quella partita la ricordo molto bene, si giocava di venerdì sera in notturna e vincemmo 1 a 0 grazie a un gran gol di Alessandro Onesti da fuori area. Quella partita fu molto combattuta, erano presenti giocatori che avevano una carriera importante come Scarchilli e Statuto e vincemmo con molta sofferenza” dice capitan Diego Petrongari che, col Rieti, si è tolto tante belle soddisfazioni. “L’andata ricordo che noi giocatori la sentivamo tanto, vuoi per l’importanza dei punti, vuoi perché sapevamo anche a quei tempi quanto ci tengono i tifosi – aggiunge Ippoliti – Onesti fece un eurogol per la vittoria (nella foto grande l’esultanza, ndr). Giocai canche il ritorno dove vincemmo 3 a 0. Fu l’unica partita serale della stagione, davanti a tantissima gente. Siamo arrivati quasi a duemila persone quella partita”.
“SALVATEVI!” – Petrongari e Ippoliti concordano: il Rieti mantenga la categoria. E tornare a vincere dopo tre turni, magari proprio nel derby, sarebbe una botta di adrenalina per arrivare poi a dicembre e sistemare la rosa. “I derby come Viterbese-Rieti sono quelle partite che tutti vorrebbero giocare – aggiunge Petrongari – soprattutto in categorie come la Lega Pro. Il Rieti dovrà giocarla con la cattiveria di una squadra che deve mantenere la categoria. La sto seguendo poco, ma quando si affronta un campionato nuovo con giocatori e società nuovi non è mai facile. Mi auguro che riescano a sistemare tutti i problemi avuti fino a oggi, mantenere questa categoria e fondamentale per tutta la città”. “Seguo sempre il Rieti – dice Ippoliti – e mi dispiace un po’ che sia imbottita di stranieri. In queste categorie si deve lasciare spazio, secondo me, ai giovani italiani che hanno voglia di emergere e che sentono di più il campionato italiano. Il girone è tostissimo, non ci sono squadre cuscinetto. Anzi, sono tutte su buoni livelli. Credo che se non arriva una raddrizzata immediata – dice Ippoliti alludendo anche al mercato – sarà dura salvarsi e questo mi dispiacerebbe moltissimo. Per esperienza, quando ci sono così tanti cambiamenti in una società ci vuole sempre del tempo per mettersi in riga. Stravolgere tutto secondo non è stata una cosa buona, ma logicamente nel calcio di oggi queste cose sono all’ordine del giorno”.
EMERGENZA? – I tifosi, intanto, si organizzano per il Rocchi: ci saranno, presumibilmente almeno con un pullman. La squadra, invece, lavora: obiettivo è non cambiare la statistica che vede il Rieti imbattuto tra i pro dai gialloblù. C’è, però, una pesante assenza come quella di Gigli. Pepe, alla fine, dovrebbe farcela. Ma a sostituire il capitano non potrà esserci l’ancora convalescente Sandro Costa. Spazio, presumibilmente, a un adattamento di Gallifuoco in mezzo con Pepe col ritorno, a sinistra, di Papangelis e a destra la conferma di Dabo. Davanti spazio ai soliti, con Gondo favorito su Todorov.
Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©