In un Seminario sula fatturazione elettronica organizzato da Federlazio Rieti in collaborazione con Readytec, sono state affrontate tutte le novità e gli adempimenti che le aziende dovranno ottemperare a partire dal 1° gennaio 2019.
“L’incontro è stato molto utile e decisamente atteso dalle aziende, tanto che ha registrato il tutto esaurito con presenza anche di aziende non associate. Le relazioni degli esperti hanno infatti affrontato non solo gli obblighi introdotti dalla Legge di Bilancio 2018, ma anche quelle che potrebbero rivelarsi delle opportunità di crescita aziendali” spiega Federlazio.
“Tra gli obblighi c’è sicuramente quello che prevede, a partire dal 1 gennaio, l’emissione di fatture per gli scambi commerciali tra imprese e professionisti solo in formato elettronico (dal 1 luglio è già obbligatorio per i subappaltatori della Pubblica Amministrazione). Si è appreso poi che non ci saranno rinvii in quanto c’è da parte dello Stato la necessità di innalzare il livello di controllo, acquisire informazioni sui contribuenti, ma anche per evitare lo scenario di aumento dell’aliquota IVA al 25%” continua Federlazio.
La fattura elettronica è un documento informatico, in formato strutturato, trasmesso per via telematica al Sistema di Interscambio (SdI), ed è un file in formato XML (eXtensible Markup Language). La fattura elettronica non va quindi confusa con la ‘fattura digitale’ prodotta in altri formati di file, tipo PDF o Word.
“Lo SDI è uno sorta di “postino elettronico” che verifica la presenza di tutti i dati obbligatori ai fini fiscali, dell’indirizzo telematico, in generale verifica la congruenza fra i valori dell’imponibile, dell’aliquota e dell’IVA. In caso di esito positivo dei controlli (che devono avvenire entro 5 giorni), lo SDI consegna in modo sicuro la fattura al destinatario, inviando al mittente data e ora di consegna del documento – continua Federlazio – Se uno o più dei suddetti controlli non va a buon fine, lo SDI procede con il “rifiuto” della fattura inviando al mittente una ricevuta di scarto, con all’interno una sintetica motivazione. A seguito di scarto della fattura, esistono diverse possibilità di comportamento: si può modificare e riemettere il documento con stesso numero e data di quello scartato, entro 5 giorni dalla data di notifica dello scarto; nell’impossibilità di modificare e riemettere il documento con pari numero e data, si deve registrare una nota di variazione interna e riemettere il documento con nuovo numero e data”.
“Nel corso del seminario abbiamo appreso anche importanti e recentissime novità derivanti da un Consiglio dei Ministri svolto a Ottobre: per il primo semestre 2019 non sono previste sanzioni se la fattura viene emessa (ovvero inviata allo SDI) entro il temine di liquidazione dell’IVA; a partire dal 1 Luglio 2019 verrà introdotto nella fattura elettronica un nuovo dato («data di effettuazione dell’operazione») che semplificherà la corretta gestione dell’IVA sia per chi emette la fattura, sia per chi la riceve; sempre a partire dal 1’ Luglio 2019, si potranno emettere le fatture entro 10 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione. Come detto, però, la fatturazione elettronica porta con se anche alcuni vantaggi per le aziende. Innanzitutto il risparmio sui costi che nel caso di invio è stato calcolato in circa il -59%, mentre nella ricezione -64%. Dalle analisi trasmesse, abbiamo visto che i costi prevedono le voci inerenti archiviazione, gestione incassi/pagamenti, sollecito di pagamento, imbustamento/stampa, ecc. In generale la fattura elettronica in azienda riduce l’ammontare di carta, impiega meno tempo per la registrazione ed elaborazioni contabili in prima nota, riduce gli errori. Nel corso dell’incontro sono poi stati affrontati casi concreti di creazione di una fattura elettronica attraverso un software gestionale, per testare con mano caratteristiche di funzionamento e vantaggi. Il vantaggio principale derivante dall’utilizzo di software è rappresentato dalla possibilità di adempiere a tutte le formalità di invio e ricezione delle fatture senza dover uscire dalla procedura gestionale utilizzata. Inoltre, tutte le fatture inviate e ricevute possono essere inviate automaticamente in Conservazione Sostitutiva, obbligatoria per legge” aggiunge Federlazio.
“L’utile seminario che abbiamo organizzato ci ha aiutato a capire meglio le opportunità che possono derivare dal passaggio alla fatturazione elettronica. Si tratta di una svolta epocale, quasi paragonabile all’avvento della posta elettronica, che all’inizio comporterà un naturale periodo di adattamento ma che nel lungo termine porterà dei vantaggi alle aziende. C’è però bisogno di un cambio di mentalità per sfruttarne in pieno le opportunità, come ad esempio affidarsi completamente ai software gestionali ed affrontare meglio le sfide che ci riserva il mercato, soprattutto quello estero. L’organizzazione aziendale potrebbe mutare ma questo deve essere visto come un passaggio nuovo che permetterà all’azienda di diventare più efficiente e quindi crescere”: dice il direttore di Federlazio Rieti, Davide Bianchino.
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