(di Christian Diociaiuti) Dopo un avvio così serrato, Ricardo Chéu ha detto: “Ok, siete liberi per due giorni”. La pausa per il Rieti è oro: dopo il tour de force iniziale, e prima di un altro (tre gare in otto giorni) riposo per tutta la squadra. Qualcuno ne ha approfittato per tornare a casa nelle più disparate località italiane, altri, come Gallifuoco, per una vacanza flash con i proprio affetti. Da domani si torna al lavoro: in vista c’è la Sicula Leonzio, gara che si giocherà sabato a Lentini alle 16.30. Il tutto con delle questioni da dipanare: l’articolata questione societaria, l’amarezza dei tifosi, la questione stadio, che ormai da troppo tempo vessa la società tanto da diventare motivo di spaccatura (leggi).
RISPOSTE – Dopo le contestazioni dei giorni scorsi (leggi) il club è rimasto in silenzio. I tifosi, insomma, si sono dovuti accontentare delle risposte che i dirigenti – su tutti del team manager Dino Pezzotti – hanno potuto dargli nelle loro competenze. Ma la stessa tifoseria non è contenta. Chiede che si ricuciano i rapporti tra i soci, Curci e Poulinakis, che vengano fatti degli acquisti di rinforzo (l’ultimo arrivo è Gondo che va testato) che rinforzino la società e che vengano rispettate le scadenze. Senza repliche ufficiali alla contestazione di giovedì, è immaginabile che al ritorno di Poulinakis in città dalla Grecia, a metà di questa settimana, ci sia un confronto con gli stessi tifosi sulle stesse tematiche; nella speranza che a questo summit ne segua anche un altro chiarificatore e programmatico tra l’imprenditore greco e Curci. C’è poi da capire cosa vuol fare Poulinakis sulla questione Gianluca Marini: lo terrà dentro oppure le strade della società e dell’ex presidente, che ha traghettato finora, si divideranno?
16 OTTOBRE – A proposito di scadenze, su cui i tifosi avevano fatto nei giorni scorsi molto pressing, professandosi preoccupati: la prossima, per il Rieti e per tutta la C, è il 16 ottobre: “Le società di Serie B e Lega Pro devono documentare alla FIGC/COVISOC entro il giorno 16 ottobre 2018, l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera, dovuti sino alla chiusura del I° bimestre (1 luglio/31 agosto 2018)”. Altrimenti scatta la pena: “Il mancato pagamento entro il 16 ottobre 2018 degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del I° bimestre (1 luglio – 31 agosto 2018) comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica. La stessa sanzione verrà inoltre applicata in caso di mancato di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera” e così per le altre scadenze, con i punti che si sommano per la recidività.
STADIO – Compreso oggi, mancano 3 giorni al 10 ottobre, giorno in cui dovrebbero esser terminati i lavori minimi per consentire le gara a porte aperte allo Scopigno, come assicurato dal consigliere Donati (leggi). La prossima partita è l’infrasettimanale con la Vibonese, il 16 ottobre. Il 10 ottobre può anche non essere perentorio per gli ultimi dettagli, l’importante è che i parametri minimi di sicurezza pubblica per lo stadio siano approntati per il gos pre-partita. I lavori sono proseguiti in questi giorni e nelle prossime ore dovranno esser conclusi. Pena il mancato rispetto di quanto promesso. Qualora le cose non dovessero andare secondo piani, il Rieti ha indicato lo Stirpe di Frosinone per tamponare il problema. Migrazione, allo Stirpe, in extrema ratio, a cui nessuno vuole ricorrere.
LA SITUAZIONE – Intanto ieri sono tutti scesi in campo. Tutti tranne la Viterbese sul campo del Siracusa, col match rinviato ancora per la solita storia dell’incertezza legata a ripescaggi, ricorsi e contro-ricorsi, e il derby tra Catanzaro e Reggina, rinviato per l’allerta meteo. Trapani e Juve Stabia comandano la classifica con 13 e 12 punti; Campani ok col Rende, Trapani fermato dal Monopoli 0-0. Il Rieti, nonostante il riposo, rimane nel pacchetto di metà classifica. QUI RISULTATI E CLASSIFICA.
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