(ch.di.) Scoppia la polemica all’interno della dirigenza del Football Club Rieti. La questione è lo stadio e l’adeguamento della struttura come richiesto dalle normative sull’ordine pubblico: prefiltraggi, telecamere, parcheggi. I lavori sono in corso (ma sono in ritardo, tanto che il Rieti ha dovuto giocare tre gare ufficiali a porte chiuse) e il consigliere Donati ha assicurato che termineranno intorno al 10 ottobre, così da poter rivedere gente sugli spalti già il 16 per Rieti-Vibonese. Ma nel frattempo vecchia e nuova proprietà si spaccano. Marini attacca Curci (ex proprietario ed ex presidente fino a giugno) che, a sua volta, dopo diverso tempo torna a parlare per smentire le parole del dirigente ternano che ha guidato il Rieti da giugno a fine settembre.
MARINI: “LA VECCHIA GESTIONE NON HA PARLATO” – L’ex presidente Gianluca Marini, a TuttoC, ha accusato la vecchia proprietà (Curci) di non aver informato la nuova (Poulinakis, entrata a giugno) sulla questione stadio: “Tutto nasce da una serie di mancate comunicazioni alla nuova proprietà insediatasi lo scorso giugno. Nel febbraio 2017 e nel febbraio di quest’anno la Questura di Rieti aveva, infatti, comunicato alla precedente proprietà l’irregolarità dell’impianto casalingo per il campionato di Serie C: una situazione della quale siamo stati tenuti all’oscuro al momento del closing e che è emersa solo successivamente. Per questo motivo i lavoro di messa a norma sono partiti con forte ritardo. Un ritardo al quale poi ha contribuito anche la necessità di attendere i fondi della Regione dato che il Comune di Rieti non è stato in grado di finanziare tali lavori” leggi il resto dell’intervista qui.
CURCI: “SMENTISCO” – In replica a queste parole, rompe il silenzio Riccardo Curci, ora socio di minoranza dell’attuale proprietario e presidente del Rieti, Manthos Poulinakis, ma fino a giugno proprietario unico nell’ultimo triennio del club amarantoceleste. Curci scrive così a RietiLife: “A fronte delle dichiarazioni rese su tuttomercatoweb, dall’ex presidente del Fc Rieti Marini in ordine a mancate comunicazioni alla nuova proprietà sul tema della non agibilità dello stadio Scopigno, nell’interesse dei colori amarantocelesti non posso continuare a rimanere nel silenzio che mi ero imposto. Marini afferma che l’attuale proprietà è stata tenuta all’oscuro di detta situazione al momento del closing e che è emersa solo successivamente. Smentisco categoricamente quanto affermato sul punto da Marini su tuttomercatoweb. Mi limito ad affermare che per la questione agibilità dello stadio Scopigno, come per altre, al fine di una mia piena tutela, ho conferito mandato a uno studio legale di Roma di mia fiducia che ha già peraltro replicato al legale di Marini e Poulinakis”.
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