(di Christian Diociaiuti) Chissà cosa pensa il tecnico Ricardo Chéu di Zdenek Zeman. Del gioco del boemo tutto all’attacco, della fase difensiva. Sarà il caso di rispolverare qualche manuale di tattica zemaniana e come affrontarla perché la Cavese, ospite sabato allo Scopigno – per la gara sono state sancite, di nuovo, le porte chiuse – si ispira a quel gioco, visto che l’allenatore Giacomo Modica (nella foto con Zeman ai tempi della Roma) fonda la sua idea di gioco proprio su quella filosofia. Match alle 14.30: Chéu deve capire se può disporre di Pepe (che sembra poter recuperare) e di Papangelis, mentre Gallifuoco è squalificato.
ZEMANLANDIA – Senza i calorosi tifosi al seguito, la Cavese perde certo un suo punto di forza: sarebbero stati tanti anche allo Scopigno dalla Campania. Neopromossa, la squadra è allenata da Giacomo Modica, 54 anni, che prima della Cavese è stato tecnico del Messina (e a Cava ha portato molti ex giallorossi come Bruno, Manetta e Rosafio), compiendo un mezzo miracolo dopo un avvio shock dei giallorossi. Ma parlare di Modica significa anche parlare di Zdenek Zeman, di cui è stato vice e “allievo”, un “figlio sportivo”: è stato suo allenatore in seconda per sei anni prima di allenare in prima persona. “Mi ha insegnato tanto, soprattutto la lealtà sportiva, l’onestà e la cultura del lavoro — ha detto in passato Modica a Repubblica — A Palermo, Messina e Licata ho avuto la fortuna di averlo come allenatore, mentre dopo aver smesso di giocare, il mister mi chiese di seguirlo. Non potevo dire di no per via della stima e dell’amore calcistico immenso che provavo nei suoi confronti. L’ho affiancato per sei anni consecutivi alla guida di Fenerbahçe, Napoli, Salernitana ed Avellino, poi ci siamo ritrovati 10 anni dopo in Serie A alla guida di Roma e Cagliari e grazie a lui ho imparato tanto”.
4-3-3, TUTTI ALL’ATTACCO – Una Cavese, che insomma, punta tutto sul 4-3-3, con la linea difensiva molto alta (prima del riposo, successo col Francavilla 1-0) composta da Palomeque, Bruno, Manetta e Licata. Il centrocampo è guidato da un espertissimo come Favasuli: uno che ha oltre 350 presenze in C con le maglie – tra le altre, di Pisa, Cavese e Salernitana. Mediana che nell’ultima uscita s’è completata con Tumbarello e Fella. Oltre al successo di Francavilla, nella prima giornata la Cavese ha perso 3-1 (rimontata) dalla Casertana: anche lì a segno, come contro la Francavilla, Sciamanna, autore del 100% dei gol dei campani segnati sinora. Occhio a Rosafio che gioca largo a destra; completa Agate a sinistra.
PORTE CHIUSE – Confermate le porte chiuse per il match di sabato (alle 14.30) contro la Cavese. Lo ha disposto la Prefettura di Rieti “in ragione delle evidenziate carenze strutturali” dello stadio Manlio Scopigno, per i lavori di adeguamento non terminati. È l’ultimo match che il Rieti può giocare a porte chiuse: poi o riapre, o va in deroga, oppure rischia l’esclusione dalla C. Il consigliere Donati e lo stesso patron Poulinakis avevano rassicurato: intorno al 10 ottobre lavori finiti, porte aperte per Rieti-Vibonese del 16 ottobre.
DABO IN NAZIONALE – L’esterno difensivo amarantoceleste Tomas Dabo è stato nuovamente convocato con la nazionale della Guinea Bissau. Dopo la sfida al Mozambico, Dabo giocherà nell’incontro valido per le qualificazioni alla Coppa D’Africa 2019 contro lo Zambia, il 10 ottobre. Dovrebbe tornare disponibile per la sfida di Lentini contro la Sicula Leonzio.