(ch.di.) “Se trovo un accordo bene, sarò direttore generale, altrimenti arriverà qualcun altro al mio posto”. Parole nette, decise, schiette dell’ormai ex presidente del Rieti, Gianluca Marini. Dopo aver rassegnato le dimissioni, la carica è passata al proprietario Manthos Poulinakis a margine di un cda fiume, durato quasi cinque ore. E ieri Marini, ospite di Pillole di Sport su Rtr, ha parlato della sua decisione (“Ero figura di garanzia, una carica temporanea” aveva ribadito) e anche del futuro. Rimarrà nel club – e la carica in vista è quella del direttore generale – a patto che vengano rispettate alcune sue condizioni.
“NON FIRMO I BILANCI” – “La squadra è iscritta – ha detto Marini in tv, ricordando il “mezzo miracolo” dell’iscrizione e il “danno incalcolabile” della questione stadio – sta facendo bene, ha vinto con la Casertana per il dispiacere di molti reatini, per il piacere di pochi – ha aggiunto ironizzando – e io ho fatto quello che dovevo fare. Oggi (ieri, ndr) ho avuto un incontro con la proprietà: c’è un problema serio, una srl come lo è il Rieti deve andare verso l’approvazione del bilancio, il 31 ottobre. E io non firmerò mai un bilancio che non mi appartiene, visto che riguarda la gestione passata. Non lo firmerò mai per motivi miei personali che non sto a dire qui. Una condizione posta alla proprietà dopo dieci giorni che ero qui – ha specificato Marini – era chiaro da subito. Si avvicinano queste scadenze, ci sono un sacco di casini tra cui lo stadio, per cui ho fatto muovere i legali. Ma ci tengo a dire una cosa: nessuna azione, in questo momento, è stata intrapresa nei confronti del Comune. Tanto meno nei confronti della forza pubblica, che fa il suo lavoro. Gianluca Marini come presidente non ha fatto alcuna azione né contro l’uno né contro l’altro. Il mio compito (di presidente, ndr) è esaurito, ho anche vinto contro la Juventus della Serie C, la Casertana. Ho fatto il mio lavoro – aggiunge, criptico senza fare riferimenti espliciti – senza che altri in società si possano prendere meriti che non hanno”.
“VIA ALMENO IN TRE O QUATTRO” – Dopo aver spiegato i motivi delle dimissioni – riducendo il tutto a semplici dinamiche societarie e a condizioni pre-impostate – Marini ha spiegato quali siano le condizioni affinché lui possa rimanere nel Rieti e su cui adesso deve riflettere il proprietario del Rieti, Manthos Poulinakis: “Quello del Rieti è un progetto che ha bisogno di integrazione. Servono delle figure: ce ne sono alcune in società che vanno cambiate, nella migliore delle ipotesi integrate, in alcuni casi cambiate. Ho chiesto alla proprietà, a Poulinakis, di fare un upgrade della società e di inserire quattro nuove figure per far fare al Rieti il salto di qualità. Di Rieti? Allo stato attuale non credo – ha detto – Ho chiesto che almeno 3-4 persone se ne vadano e vengano sostituite con personaggi più importanti. Affinché io rimanga, o si fa così, oppure arriverà qualcun altro”. Chi debba andare via, Marini, però, non lo ha specificato.
“AI PLAYOFF SE…” – Poi l’auspicio a livello sportivo: “Credo che questa squadra, con un po’ di ritocchi e un po’ di fortuna possa tranquillamente puntare ai playoff, non dico salvarsi – annuncia Marini – Questo se metti dentro con calma, anche a dicembre, un’altra figura a centrocampo e un attaccante che possa far rifiatare a Todorov. Però ci vuole una struttura dietro”.
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