(da comunicato dei Carabinieri) Numerose telefonate di aiuto giunte al 112 della centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, hanno interrotto la tranquillità di domenica scorsa. Le segnalazioni arrivate l’altro ieri, hanno riferito che in una strada del piccolo centro di Poggio Nativo, alcune persone, vicine di casa, stavano dando vita a una rissa.
L’operatore, comprendendo la delicatezza dell’intervento, ha inviato sul posto immediatamente due pattuglie, una della stazione Carabinieri di Fara in Sabina e l’altra del comando di Scandriglia. I militari, una volta arrivati, hanno notato un gruppo di quattro soggetti, due contro due, che si stavano fronteggiando fisicamente e verbalmente. Gli operanti si sono messi tra i contendenti, tutti adulti e di cittadinanza italiana e con non poche difficoltà hanno cercato di ristabilire la calma e capire cosa avesse scatenato quella furibonda rissa, richiedendo anche l’ausilio di un ulteriore equipaggio, arrivato lì in poco tempo dalla caserma di Passo Corese. A questo punto uno dei contendenti, piuttosto alterato ed in preda, presumibilmente, ai fumi dell’alcool, non contento di quanto fosse già avvenuto, ha provato nuovamente di tornare alle vie di fatto con l’opposta fazione e nel fare ciò, si è scagliato contro due Carabinieri che sono riusciti a bloccarlo dopo una breve colluttazione, assicurandolo all’interno dell’automezzo di servizio.
La rissa tra i quattro soggetti è nata per motivi legati a vecchi ed attuali dissidi di vicinato. Tutti e quattro i contendenti sono rimasti contusi con prognosi varianti dai 5 ai 20 giorni, tre dei quali trasferiti immediatamente all’ospedale De Lellis di Rieti con ambulanze fatte giungere sul posto (scortate da quattro pattuglie della compagnia di Poggio Mirteto) per le cure del caso. Dove è avvenuta la rissa, è stata recuperato anche un seghetto da lavoro utilizzato da uno dei partecipanti alla rissa, sottoposto a sequestro. I due militari aggrediti, lievemente contusi, sono ricorsi anch’essi alle cure dei sanitari. Una volta ricostruita l’intera vicenda, i quattro uomini sono stati tutti tratti in arresto per i reati di rissa aggravata mentre uno di loro dovrà rispondere anche di resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale.
I partecipanti alla rissa, dopo essere stati refertati dai medici e dimessi, al termine delle formalità di rito, tre di loro sono stati trasportati nelle rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari mentre il quarto, per motivi precauzionali, ha trascorso gran parte del giorno successivo all’ospedale di Rieti, piantonato in stato d’arresto prima di essere portato a casa ai domiciliari. L’autorità giudiziaria del capoluogo reatino è stata informata dai reparti operanti, intervenuti complessivamente con 13 militari, che in sinergia e con professionalità sono riusciti ad evitare ben più gravi e pericolose conseguenze per l’incolumità propria e dei litiganti.
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