(ch.di.) Gilardino piace al Monza che presto sarà di Berlusconi. Moscardelli è al Pisa ed è pure il volto della tv della Serie C. Ma questa Serie C profuma di A più di quanto si pensi. E soprattutto il girone C, quello in cui si misurerà il Rieti da mercoledì. Ci sono stadi che sono pietre miliari (leggi), ma ci sono pure calciatori che hanno indossato maglie importanti e giocato in Serie A, altri vere istituzioni di B e C.
E sugli ex di Serie A, pronti ad aprire l’album delle figurine. È il caso della Casertana che su Floro Flores punta tutto per recitare il ruolo di prima candidata alla promozione diretta (a proposito, Gravina ha chiesto sette promosse in B…). L’ex Napoli, Genoa e Sassuolo (275 presenze in A e 52 gol, 202 presenze in B e 44 gol) è in ottima compagnia a Caserta con una vera autorità del calcio di B e C come Gigi Castaldo (una bandiera dell’Avellino) e di Antonio Zito (ex Salernitana e Ternana, tra le altre). Casertana che sarà a Rieti tra due domeniche (ma non è escluso che la gara sarà a porte chiuse). A proposito della Casertana: la gara di avvio, il derby con la Cavese, vedrà allo stadio non meno di 5000 persone (ma non è escluso il divieto per i tifosi di Cava De’ Tirreni). Quasi il doppio della media del girone C della Serie C che nella stagione scorsa si è attesta intorno a 2000 spettatori.
La Serie A (quasi 200 presenze) l’ha giocata sempre con il Catania ma anche con Parma, Udinese, Genoa ed Empoli, anche Ciccio Lodi, il capitano degli etnei, altra squadra tra le più accreditate al salto di categoria dopo l’amarezza del mancato ripescaggio a causa del Collegio di Garanzia del Coni. A Catania c’è anche il fiorentino Marco Biagianti, che nel suo palmarès, a 34 anni, vanta 174 presenze in A tra Livorno e Catania.
A MATERA ANTICIPO ORARIO? – A proposito della partita di Matera-Rieti: sulla carta si gioca allo stadio XXI settembre alle 20.30 di martedì. Ma è in cantiere un possibile spostamento al mercoledì pomeriggio alle 15. “Affronteremo subito una squadra giovane, ma con alcuni giocatori di esperienza – ha detto il tecnico del Matera, Eduardo Imbimbo a La Gazzetta dello Sport – poi si andrà sempre più in crescendo come grado di difficoltà. Non mi preoccupo più di tanto, alla fine le affronteremo tutte, mi preme avere quanto prima a squadra che voglio io. I ragazzi sono vogliosi e mi seguono alla lettera. Spero di recuperare il gap della partenza ritardata in un paio di settimane”.
ANSIA LAVORI – Per la prima in casa, invece, c’è ansia per i lavori allo Scopigno: Marini ieri non ha fatto tabelle di marcia non possedendo dati ufficiali sui lavori; il consigliere Donati si è spinto nell’auspicare nel 30 settembre la fine dei lavori. Sugli interventi c’è la spada di Damocle delle sole 4 gare che una squadra nel suo stadio può giocare a porte chiuse, poi c’è l’esclusione; una è già stata disputata, Rieti-Teramo. Si può arrivare con le porte chiuse a Rieti-Vibonese (infrasettimanale del 17 ottobre, un mese) valida per la settima giornata. Poi sarà possibile tirare avanti con le deroghe. Ma se per quella data tutto non sarà pronto, come la prenderanno i tifosi? La linea sembra già dettata: le porte chiuse non sono accettabili.
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