Sulle grandi opere Salaria e ferrovia Rieti-Roma è scontro tra onorevoli. Botta e risposta tra il deputato del M5S Gabriele Lorenzoni e il collega del Pd Fabio Melilli, che interviene insieme al consigliere regionale Fabio Refrigeri.
LORENZONI – “Meno di un anno fa, il 17 ottobre 2017, l’ex ministro Del Rio, l’amministratore delegato di Anas Armani e l’amministratore e direttore generale di Rfi Gentile, promettevano a Rieti il potenziamento della Salaria fino ad Ascoli Piceno, ‘asse strategico di accesso al cratere sismico’, e dell’anello ferroviario dell’Appennino Centrale, incluso il collegamento Rieti-Roma. Grazie ad una interlocuzione col Ministero, ho scoperto che nel corso del tempo, da 1,1 miliardi previsti dal “Piano di potenziamento dell’accessibilità al cratere sismico dell’Italia centrale” nell’ambito del Fondo Infrastrutture (ex articolo 1 comma 140 della legge di bilancio 2017), di cui una quota parte dell’importo era riservato alla Salaria, la ripartizione del citato fondo è stata più volte rimodulata dal precedente governo, riducendosi a 150 milioni, destinati a “Interventi per le strade di accesso alle zone interessate dal Sisma”. All’appello manca un miliardo. Inoltre, in virtù di una sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il citato articolo della legge di bilancio 2017, si dovrà procedere a nuova ripartizione degli interventi finanziati dal Fondo Infrastrutture, e alla riproposizione sulla base delle indicazioni contenute dalla Corte. Tante le promesse del Pd come al solito, e tanti pasticci. Ma ad oggi, concretamente, per i progetti dedicati al cratere sismico, risulta tutto da riprogrammare”.
MELILLI-REFRIGERI – “Abbiamo letto le dichiarazioni dell’onorevole Gabriele Lorenzoni in merito agli interventi su Salaria e Ferrovia e siamo rimasti stupiti dell’approssimazione e delle imprecisioni mentre non desta stupore la poca conoscenza che il deputato ha degli strumenti legislativi e amministrativi del nostro Paese: avrà tempo per imparare. Una cosa l’onorevole sa fare però bene: fare propaganda e usare le informazioni per screditare il lavoro degli altri. Dato che è in maggioranza, si accorgerà presto di quanto tale pratica sia per lui sconveniente. L’onorevole afferma che l’Amministratore delegato di Anas parlò a Rieti di 650 milioni per ‘finanziare opere di potenziamento, di ripristino dei danni e di manutenzione straordinaria nel cratere’. È bene allora ricordargli che esiste un piano di interventi ANAS, in buona parte destinato alla Salaria e finanziato al Commissario Straordinario del Sisma, di circa 600 milioni che può facilmente reperire. E accanto ad essi, come ammette lo stesso onorevole, sono stati stanziati dal Governo 150 milioni di investimenti per strade di accesso alle zone colpite dal Sisma (non potevamo certo scrivere Salaria ma che ad essa sono destinati salvo ripensamenti del Ministro Toninelli). L’onorevole sostiene, poi, che nell’ambito del fondo infrastrutture di cui all’art 1 c. 140 della legge 232/2016 erano stati previsti 1,1 miliardi di euro per il sisma dal ‘Piano di potenziamento dell’accessibilità del cratere sismico’ e che quella cifra si sarebbe ridotta a 150 milioni. Ora, se con il famoso comma 140 fosse stato stanziato 1 miliardo e cento milioni di euro per la Salaria, l’onorevole Lorenzoni non crede che noi, pur dilettanti della comunicazione, l’avremmo detto?
La verità è che l’onorevole non sa che cos’è il piano di cui parla: proviamo a spiegarglielo. Quando il Governo decise di stanziare 46 miliardi di euro per investimenti (famoso comma 140) ogni Ministero (dalla Difesa, alle Infrastrutture, all’Istruzione, alla Sanità ecc.) ha predisposto piani di intervento e li ha inviati alla Presidenza del Consiglio. In quel piano il ministro Delrio chiese anche il miliardo e cento milioni. La somma richiesta dai Ministeri, come sempre accade, risultò di molto superiore ai 46 miliardi disponibili ma lo stanziamento di 150 milioni che sono sufficienti, come abbiamo più volte affermato e sulle quali la Regione è pronta a fare la sua parte, per la realizzazione della terza corsia di arrampicamento nel tratto Ponte Buita-Ornaro e per le quattro corsie nel tratto S. Giovanni Reatino – Ornaro, fu mantenuto. Quindi non è mai esistito, se non nelle richieste del Ministero al Governo, e nella fantasia dell’onorevole Lorenzoni, uno stanziamento di 1 miliardo e cento milioni che, come furbescamente afferma l’onorevole, “viene più volte rimodulato”. Tornando al famoso comma 140, l’onorevole ironizza sulle dichiarazioni di Delrio rispetto al sistema ferroviario ma si dimentica di dire che a valle dello stesso comma 140 viene finanziata per 800 milioni la ferrovia Roma Rieti la cui realizzazione negli atti del Ministero è finanziata e prevista per il 2022 (il piano ha una durata di 15 anni dal 2017 al 2032) perché, come abbiamo spiegato al convegno della UIL (dove l’onorevole era assente e con il quale sarebbe stato utile confrontarsi) c’è la necessità di rielaborare il progetto.
Allora, per riepilogare e completare. Il programma ex c.140 ha comportato per la nostra provincia: 140 milioni per la Salaria; 800 milioni per la ferrovia Roma Rieti; 74 Milioni per la messa in sicurezza dell’Ospedale; 15 milioni per il progetto Rieti 20/20. I fondi per gli interventi sulle infrastrutture del cratere ammontano a 587 milioni di cui una parte significativa per interventi sulla Salaria. Dice l’onorevole Lorenzoni che i fondi in questione, a seguito della sentenza della Corte costituzionale debbono essere rimodulati. L’onorevole Lorenzoni deve essere anche un po’ distratto perché nel decreto Milleproroghe l’attuale Governo, di cui lui è parlamentare di maggioranza, ha inserito una norma analizzata dalla Commissione Bilancio, di cui anche lui fa parte, che salva (e purtroppo destina quasi interamente ad altro) i fondi del comma 140 relativi ai progetti dei Comuni per le Periferie. A questo proposito ci permetta l’onorevole di osservare che non lo abbiamo ascoltato in Commissione difendere i finanziamenti a favore del Comune di Rieti né ci sembra che il suo lavoro di “retrovia” abbia sortito effetti.
Da ultimo è bene precisare che qualora i fondi per le infrastrutture dovessero essere invece rimodulati siamo certi che l’amore per il territorio che l’onorevole Lorenzoni ci ricorda in ogni suo intervento, lo porterà a fare meglio dei precedenti Governi. L’onorevole Lorenzoni saprà certamente anticipare al 2020 la realizzazione della ferrovia Roma- Rieti, confermando lo stanziamento e accelerando l’iter progettuale. Saprà portare da 74 a 130 i milioni previsti per l’ospedale di Rieti così da realizzarne uno nuovo. Saprà incrementare i 150 milioni per la Salaria della cifra che riterrà più opportuna. Naturalmente, per quanto ci riguarda, saremo i primi ad apprezzare”.
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