Il Rieti è fuori dalla Coppa: battuto 2-1 dal Teramo, anche vincendo a Fermo domenica sarà fuori dalla competizione. Dopo la gara, mister Chéu ha parlato di squadra, prestazione e arbitri. O meglio, della direzione di gara non ha voluto dire nulla, lasciando intendere che no, non gli è proprio piaciuta quella di Monaldi di macerata (che l’ha anche espulso).
“Sono molto orgoglioso di questa squadra – ha detto il tecnico portoghese, che a fine gara, nonostante la sconfitta, elogia i suoi e guarda avanti con ottimismo – Giocare in inferiorità numerica per oltre 40’ con una rosa limitata dalla mancanza dei transfert dei nuovi arrivati, non era assolutamente cosa facile. Ci abbiamo messo il cuore e forse meritavamo di uscire dal campo con un altro risultato. Forse dobbiamo cominciare a prendere più confidenza col calcio italiano: molti di noi non lo conoscono ancora bene, serve più determinazione, più cattiveria agonistica, una mentalità diversa, ma la strada intrapresa è quella giusta”.
Con una squadra ridotta all’osso e alcune scelte obbligate, non si è visto il vero Rieti, ma Chéu elogia anche i singoli. “Cericola non è un centrocampista, ma ci ha dato una grossa mano oggi in quel ruolo: è un ragazzo tatticamente intelligente e con generosità ha fatto quello che gli è stato detto di fare. Stesso vale per Gallifuoco che oggi si è dovuto sacrificare in un ruolo non propriamente suo. L’arbitro? Non ci parlo durante la gara, figuriamoci se ne parlo dopo”.
Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©