Sul tetto d’Italia. Grazie all’atletica e al calcio dilettante. Gongolano queste due realtà reatine dopo lo studio pubblicato stamattina da Il Sole 24 Ore (leggi) che piazza Rieti a metà della classifica generale dell’Indice di Sportività, ma al vertice di atletica e calcio dilettante.
Già, ma chi trascina Rieti così in alto? Ovviamente ci sono nomi e cognomi. E non se ne abbia chi non viene nominato: l’impegno dell’esercito di appassionati dell’atletica e del calcio dilettante è arcinoto, ma nomi e volti sono un nugolo difficile, materialmente, da elencare.
Anzitutto l’atletica. Se parli della Regina di tutti gli sport non puoi che parlare, a Rieti, dell’Atletica Studentesca Milardi. Numeri, passione e soprattutto titoli, ma anche grandi nomi cresciuti al Guidobaldi e oggi forza dei migliori gruppi sportivi italiani e dell’azzurro. La Studentesca ha ribatutto la notizia sul proprio sito e sul proprio facebook: “Rieti si conferma al primo posto con l’atletica“, ricordano un primato lungo 4 anni. Andrea Milardi ne sarà orgoglioso da lassù. Una iniezione di fiducia per Rieti 2020 e le altre manifestazioni in programma già quest’anno. Sperando che il Meeting non rimanga solo un ricordo.
E se l’atletica può fregiarsi di una conferma, il calcio dilettante può brindare a un primato eccellente. Il calcio dilettante piace, a Rieti più di qualsiasi altro posto, impegna e registra i sacrifici di tantissime persone e realtà e permette al territorio di primeggiare anche al cospetto di città ben più grandi e con numeri spaventosi.
E a fare da traino ci sono realtà come Real Rieti, Football Club Rieti e Scopigno Cup. Il Rieti col balzo dalla D alla Lega Pro contribuisce alla classifica proprio in virtù della scorsa stagione, da record, in Serie D (il massimo livello dilettantistico del calcio). Una stagione che ha permesso di tornare tra i professionisti ed accendere la passione in chi, magari, la vedeva sopita.
Che dire, poi, della Scopigno Cup? Con i suoi giovani interessanti e con gli oltre cento calciatori in più di 25 anni che, dopo esser passati dalla vetrina del torneo, hanno sfondato nel calcio italiano ed internazionale, si conferma un evento (trainato dalla asd Scopigno Cup) irrinunciabile nel panorama giovanile. “Un orgoglio vedere il nostro calcio dilettante in cima – ha detto patron Fabrizio Formichetti, numero uno della Scopigno Cup – siamo onorati di contribuire a questo movimento che, al momento, non ha rivali, come conferma Il Sole 24 Ore”.
A raccogliere l’umore di tutto il movimento è il patron del Real Rieti, Roberto Pietropaoli: il suo club, che gioca in Serie A di futsal (ha giocato la Champions ed è andato vicinissimo alla scudetto per ben due volte), risponde alla Divisione calcio a 5 e alla Lega Nazionale Dilettanti. Ed è fuori di dubbio che una buona fetta di contributo abbia saputo darla anche il futsal, col Real capostipite di un movimento che dalla A, arriva alla C2 e alla D, fino alla Uisp e accende l’amore per il futsal dilettante in città. “Sono felice di questo primato – dice Pietropaoli a RietiLife – siamo onorati di portare Rieti in alto grazie ai nostri otto anni di Serie A e all’impegno di tutte le altre società dilettantistiche reatine”.
Non vogliamo dimenticare davvero nessuno, soprattutto nel calcio, che dal Cicolano alla Sabina, passando per la città e l’Alta Valle del Velino, dai grandi alle giovanili fino agli amatori, fa rivivere borghi e campi non solo di domenica, in ogni categoria e aldilà di ogni colore. Rieti è prima. Ed è una vittoria di tutti.
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