Si è conclusa con la denuncia per tentata truffa e diversi illeciti di falso per due pluripregiudicati di origine romana l’indagine della Squadra Mobile della Questura di Rieti avviata qualche mese fa, a seguito di un intervento degli investigatori della Polizia di Stato al negozio Trony di Rieti, dove era stato segnalato il tentativo di acquisto di beni di ingente valore mediante l’apertura di un finanziamento ritenuto sospetto dagli addetti.
Determinante, per l’indagine, è stata la particolare cura con cui è stato repertato il documento di identità presentato dal soggetto, che una volta avvedutosi delle perplessità degli addetti, si è allontanato in tutta fretta dal negozio con una scusa, lasciando sia il documento che altri supporti cartacei utili per le indagini. Così, grazie alla professionalità degli operatori della Polizia Scientifica che hanno rilevato delle impronte papillari latenti, sono stati individuati i due soggetti.
La Polizia di Stato, nella stessa giornata, ha avviato analoga attività investigativa nel negozio di elettronica Euronics di Rieti, che ha consentito di accertare identico tentativo di truffa in danno della citata attività. Il modus operandi era sempre lo stesso: viene palesata l’intenzione di acquistare merce di notevole valore a mezzo di finanziamento utilizzando, poi, documenti d’identità falsi o contraffatti.
Dall’analisi delle carriere criminali dei due indagati è chiaramente emerso che i due sono da considerarsi “seriali”, infatti per entrambi risultano numerose le denunce con condanne e arresti anche in flagranza di reato per la stessa tipologia di reati. Tali attività illecite avrebbero prodotto, nel corso degli anni, un danno di oltre 150.000 euro a carico di varie società di credito al consumo.
I due soggetti indagati sono, tra l’altro, gravati da altre tipologie di reato, sia legate allo spaccio di stupefacenti sia alla detenzione di armi comuni da sparo, nella circostanza risultate essere pistole di grosso calibro sottratte in abitazioni private. Uno dei truffatori è attualmente detenuto in Roma per scontare una condanna di oltre 4 anni per estorsione tra l’altro consumata a Rieti nel 2008, l’altro è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in Roma. (da comunicato della Questura di Rieti).
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