La consigliera comunale di Rieti del Movimento 5 Stelle, Lodovica Rando, ha presentato una interrogazione urgente sui dissesti idrogeologici dell’8 giugno scorso nelle frazioni di Lisciano e Castelfranco. “Le recenti copiose precipitazioni hanno provocato nuovamente frane dai versanti e ingrossamenti di alcuni torrenti e fiumi del nostro territorio provocando, tra l’altro, l’allagamento della frazione di Lisciano, invasa da acqua, fango e detriti, e l’interruzione della strada provinciale di Castelfranco, con pesanti conseguenze per la popolazione costretta in alcuni casi ad evacuare le proprie abitazioni”, scrive la Rando nell’interrogazione inviata al sindaco Cicchetti ed al presidente del consiglio comunale Sanesi.
“I residenti di Lisciano – prosegue la portavoce del M5S – lamentano la mancata completa pulizia dei detriti ancora presenti, nonché il ripristino dell’officiosità idraulica del fosso La Valle che, oltretutto, risulterebbe parzialmente ostruito da opere estranee all’alveo stesso, in alcuni tratti colmato anche con opere cementizie che riducono notevolmente la sezione fluviale a ridosso dell’abitato di Lisciano. Inoltre, proprio in questi giorni, il noto Sentiero Storico numerato 409 sulla Carta del Club Alpino Italiano sez. Rieti, che dalla frazione di Lisciano vecchio a quota 610 metri si inerpica sulla cima del Monte Terminillo a 2216 metri, è stato parzialmente distrutto attraverso il taglio del bosco e l’allargamento della carreggiata per consentire il transito dei mezzi pesanti, lasciando oltretutto depositati in modo incontrollato al suolo tronchi e ramaglie che costituiscono un potenziale pericolo per l’officiosità idraulica dei fossi a valle, oltre che un potenziale innesco per gli incendi boschivi”.
Una situazione particolarmente critica, quindi, in merito alla quale la portavoce Rando chiede con urgenza anzitutto di sapere “quali interventi urgenti sono stati messi in atto nella frazione di Lisciano e sul fosso La Valle, nonché lungo la strada di Castelfranco, per ripristinare quanto meno le condizioni precedenti all’alluvione dell’8 giugno 2018 e per evitare il ripetersi di tali eventi critici e quali sono gli esiti delle verifiche effettuate sugli interventi di taglio del bosco, sia recenti che tutt’ora in corso a monte dell’abitato di Lisciano, e sulle opere cementizie che riducono la sezione fluviale del fosso La Valle”.
Questo oltre a conoscere “quali interventi urgenti sono stati messi in atto per la mitigazione del rischio idrogeologico in tutto il territorio del Comune di Rieti potenzialmente soggetto a frane, allagamenti o esondazioni di entità tale da mettere a rischio l’incolumità della popolazione”.
Nell’interrogazione si chiede inoltre di conoscere “se è in corso l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile Comunale con evidenziate le zone a maggior rischio, eventualmente oggetto di studi tecnici specifici, e se è stato attivato un monitoraggio delle stesse in caso di fenomeni meteorologici estremi; se e con quali interventi viene effettuata una manutenzione ordinaria del territorio in particolare lungo i versanti del Terminillo e dei monti reatini; se viene eseguita la pulizia ordinaria delle canalette di scolo per le acque meteoriche ruscellanti lungo le strade; in che misura il Comune ha recepito nei suoi strumenti urbanistici di sviluppo territoriale le prescrizioni indicate dall’Autorità di Bacino per le aree considerate a rischio; quali sono gli strumenti utilizzati per la divulgazione alla popolazione dei contenuti e delle procedure operative contenute nel Piano di Protezione Civile Comunale”.
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