Nota sulla sanità reatina da parte dei sindacati. La scrivono la Cgil con Walter Filippi, la Cisl con Paolo Bianchetti e la Uil con Alberto Paolucci.
“Le scriventi organizzazioni sindacali confederali esprimono la loro preoccupazione per lo stato della Sanità di Rieti e provincia, tale da rendere la Sanità stessa sul territorio non pienamente fruibile dalla utenza interessata. Negli ultimi dieci anni, blocco del turnover del personale e stringenti vincoli di spesa, hanno portato, infatti, la sanità reatina ad una grave carenza del personale stesso, sia della Dirigenza che del comparto”.
“L’unico ospedale rimasto nella nostra provincia – spiegano – il San Camillo de Lellis, continua ad erogare prestazioni che potrebbero essere fornite con un potenziamento dei servizi sul territorio. Il necessario, ineludibile riequilibrio dei diversi Lea, sia ospedalieri che di territorio, sono fondamentali aspetti connessi sui quali ci si giocherà la difficile partita della sopravvivenza di una Sanità a misura di cittadino. Di fronte a questo allarmante scenario Cgil, Cisl, Uil auspicano l’apertura di un confronto con gli attori essenziali – Regione Lazio, Comuni interessati, Direzione Generale Asl: solo così si potrà contribuire a costruire un futuro di certezze per tutta la popolazione. Cgil, Cisl, Uil proprio per contribuire alla rilancio della sanità pubblica nel reatino ha definito una propria piattaforma e su tale piattaforma chiederà il confronto con tutte le istituzioni”.
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