“La Fondazione Varrone prosegue il suo impegno nella promozione territoriale anche attraverso il sostegno alle numerose manifestazioni culturali, folcloristiche, sportive che caratterizzano l’estate reatina 2018. E’ stato deliberato anche quest’anno il contribuito all’importante manifestazione reatina, il Giugno Antoniano con la tradizionale Processione dei Ceri che ogni anno intercetta migliaia di partecipanti”:lo scrive la Fondazione.
“Questa straordinaria Processione risale alla seconda metà del ‘400 ed è stata rispettata anche durante le guerre. Dall’articolo di qualche anno fa Bianche candele e profumo di gigli per un umile frate, uscito su riviste specializzate, ai più diversi siti regionali e nazionali di eventi, si cita la magica atmosfera della luce di centinaia di ceri che lega indissolubilmente i reatini al Santo lusitano. La Fondazione Varrone da molti anni è diventata promotrice di eventi culturali propri ma ha continuato a sostenere le più significative iniziative culturali promosse da altre realtà propositive con l’obiettivo di far crescere il territorio. Anche la manifestazione artistico-religiosa del Giugno Antoniano, può essere un efficace mezzo per la conservazione delle tradizioni e per ritrovare lo spirito di appartenenza e di unità della comunità nonché un mezzo per la promozione spirituale e turistica del territorio” aggiungono.
“La Fondazione Varrone oltre il Giugno Antoniano, conferma il sostegno alla longeva Festa del Sole, che da quasi mezzo secolo rappresenta anche un baluardo di quelle tradizioni popolari espressione significativa della storia, della cultura tradizionale e dell’identità territoriale. Le tradizioni popolari, sono diventate un patrimonio umano da conservare anche grazie al contributo di Alberto Mario Cirese, tra i maggiori studiosi internazionali di Antropologia culturale, il cui Archivio privato è custodito nella Biblioteca della Fondazione. Dalle tipiche gare sul fiume per arrivare a tutte le iniziative collaterali dei rioni, la manifestazione oggi rappresenta un’opportunità per risvegliare tra i giovani lo spirito di appartenenza e di identità e rappresenta un punto di riferimento estivo non solo per il territorio” conclude la Fondazione Varrone.
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