(da Comunicato della Questura) L’esame teorico per il conseguimento della patente doveva sembrare un ostacolo insormontabile per M.B., 34 enne di nazionalità bosniaca, da diversi anni residente in Italia. Lo straniero ha così pensato bene di truffare la Motorizzazione di Rieti con uno stratagemma semplice, purtroppo per lui, vanificato dall’intervento della Polizia Stradale di Rieti.
L’uomo si è infatti assicurato al petto, con del nastro adesivo, uno smartphone, praticando un piccolo foro sulla t-shirt in corrispondenza della videocamera. Con lo stesso nastro adesivo, poi, ha incollato – sulla spalla destra – una piccola ricetrasmittente audio collegata ad un auricolare miniaturizzato inserito nell’orecchio e un secondo smartphone nella tasca dei pantaloni.
Così preparato, si è poi tranquillamente presentato nei locali della Motorizzazione provinciale di Rieti per svolgere l’esame teorico necessario al conseguimento della patente di guida.
Durante l’esame, con la sua attrezzatura “fai da te”, ha filmato la schermata del computer della propria postazione i test dell’esame, trasmettendoli ad alcuni complici all’esterno dell’aula, attendendo poi che gli stessi gli fornissero le risposte esatte via radio.
Il funzionario della Motorizzazione, insospettito degli strani movimenti dell’uomo durante lo svolgimento dell’esame che continuava ad armeggiare con la chiusura del proprio giubbotto, ha richiesto l’intervento del personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione della Polizia Stradale di Rieti che, in tempi rapidissimi, si è recato sul posto e, dopo aver invitato la persona a seguirli fuori dall’aula d’esame, ha perquisito l’uomo, rinvenendo ancora in funzione tutta l’apparecchiatura.
Per quanto accaduto M.B. è stato denunciato ai sensi dell’art. 640 del C.P. per “Truffa ai danni dello Stato” e dovrà ora studiare un po’ meglio il Codice della Strada, oltre a quello Penale.
Foto: Questura di Rieti ©