(Da comunicato dei Carabinieri) Tra il 23 e il 24 maggio, personale della compagnia carabinieri di Poggio Mirteto, è stato impegnato nella frenetica ed impegnativa ricerca di D. F., un giovanissimo quasi 20enne italiano, evaso subito dopo l’udienza di convalida di fronte al giudice di Rieti, che ne confermava l’arresto e la sua sottoposizione cautelare agli arresti domiciliari (leggi).
La vicenda risale a circa 10 giorni fa allorquando nella frazione di Passo Corese del comune di Fara in Sabina, il ragazzo, al termine di una discussione nata con il proprio padre per futili motivi e incomprensioni personali, distrugge alcune suppellettili dell’abitazione familiare ed aggredisce il proprio genitore sia verbalmente che fisicamente con un coltello a serramanico, cagionandogli nella colluttazione, una lieve ferita ad una guancia.
Il ragazzo è stato fermato dai carabinieri per i reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e resistenza a pubblico ufficiale. Il prevenuto nella mattina del 23 maggio si è allontanato senza autorizzazione dal luogo di detenzione domiciliare, facendo perdere le proprie tracce. Immediatamente sono scattate le ricerche, alle quali partecipavano tutte le pattuglie della giurisdizione della compagnia carabinieri di Poggio Mirteto e dei comandi arma limitrofi.
Non potendo escludere che il soggetto potesse essersi allontanato anche a bordo di pullman di linea o a mezzo convoglio ferroviario, alcune pattuglie in abiti civili, si recavano a Roma al fine di vigilare i terminal e le stazioni feroviarie piu’ frequentate.
Le ricerche si sono la sera del 24 maggio, allorquando una pattuglia dell’aliquota radiomobile della compagnia carabinieri di Poggio Mirteto, collaborata da militari dell’arma di Passo Corese, alle ore 21:30 circa lo individuavano a piedi, bloccandolo nel centro di quella frazione, nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Fara in Sabina.
Foto: (archivio) RietiLife ©