Oggi, domenica 20 maggio si terrà a Castelnuovo di Farfa una giornata di festa per ricordare Maria Lai e le sue opere, nel Museo dell’Olio della Sabina. L’artista sarà rievocata con una mostra che sarà visitabile solo nel corso di tale evento, durante il quale le sue parole, le immagini del suo lavoro al museo e il video di un’inedita intervista, permetteranno di ricostruire il suo particolare legame con la Sabina.
All’evento parteciperanno accanto al sindaco di Castelnuovo di Farfa, Luca Zonetti, numerose autorità tra le quali: il sindaco di Ulassai, paese natale di Maria Lai, i sindaci dei comuni vicini, l’Assessore al lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, il consigliere regionale Fabio Refrigeri e il presidente della provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi.
Il programma della giornata prevede l’inaugurazione alle ore 11:00 della sala del Gioco dell’Oca, l’ultima opera realizzata da Maria Lai. Si visiteranno i luoghi del museo per poi ritrovarsi nel borgo per un assaggio di cibi conditi con il gustoso olio extravergine sabino. Nel primo pomeriggio i visitatori avranno l’occasione di vivere in prima persona i giochi per l’arte creati dall’artista: si giocherà al “Gioco del volo dell’oca” con i narratori del museo dell’olio e con le “Carte per l’arte”, assieme alle educatrici del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
Successivamente i visitatori avranno l’opportunità di fare un percorso di campagna fino al sito di San Donato, l’ultima stazione del museo, accompagnati dalla lettura di poesie care a Maria Lai. La giornata si concluderà con un incontro musicale nella chiesa medievale ed un aperitivo di saluto.
“L’uomo è assolutamente incomprensibile con la sola ragione, perciò non può vivere senza Dio e senza l’arte.” sosteneva Maria Lai, una delle figure femminili più importanti e affascinanti della storia dell’arte italiana della seconda metà del Novecento; un’artista che ha insistito sul bisogno di “ricucire il mondo”, sulla necessità della cultura della riconciliazione. Riconciliarsi, ovvero mettere fine alle ostilità e riprendere buoni rapporti tra le persone, è forse una delle leve per risolvere i problemi della vita contemporanea.
La vita di Maria Lai fu segnata da una lunga malattia infantile e dalla morte del fratello ucciso a trentadue anni in un tentativo di sequestro. Il suo insegnamento e il suo messaggio sono importanti: la bellezza e l’arte, apparentemente così inutili, possono salvarci la vita.
Nel museo sabino dell’olio, sito a Castelnuovo di Farfa, si possono ammirare alcune delle opere dell’artista sarda Maria Lai: “L’Albero del Poeta”, in cui le parole di un’antica favola sono incise sulla chioma lignea di un albero e “Olio di Parole”, un corridoio che riporta il visitatore alla nascita dell’Universo. Il Museo dell’Olio rappresenta uno scrigno d’arte e cultura che, attraverso l’olio, racconta la storia e le tradizioni della Sabina. All’allestimento del museo, oltre a Maria Lai, parteciparono artisti e maestri della scultura contemporanea, con istallazioni all’interno del sito museale e del borgo.
Il delizioso borgo di origine medievale di Castelnuovo di Farfa sorge in una delle zone più belle e suggestive della Sabina, su un poggio, tra il fiume Farfa ed il torrente Riana. Famoso per l’eccellenza dell’olio che produce, ospita non a caso il Museo dell’Olio della Sabina. Il centro storico si presenta ancora intatto e ricco d’atmosfera. All’interno è possibile ammirare antichi palazzi del 1.600. Il paese è situato a 358 mt. su una collina verdissima circondata da uliveti e campi coltivati, a pochi km dall’Abbazia di Farfa, meta culturale e religiosa di rilevanza internazionale. (di Giuseppe Manzo)
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