Per richiamare l’attenzione sul mondo del lavoro al femminile e per sottolineare la gravità del fenomeno infortunistico che colpisce anche le donne in modo significativo e sulla tutela prevista per le donne che si infortunano a causa dell’attività lavorativa, l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) presenta oggi a Napoli, nell’Aula Magna dell’Istituto Scolastico “Isabella d’Este Caracciolo” (Via Giacomo Savarese, 60), un focus riguardante gli infortuni nel settore tessile-abbigliamento che vede un ampio impiego di donne lavoratrici e il 1° Concorso nazionale intitolato “Moda, design e disabilità: uno stile unico per ogni donna”.
Alla presenza di oltre 200 studenti si parlerà in particolare di questi temi, oggi particolarmente importanti alla luce dell’avviamento dell’alternanza scuola-lavoro che vede entrare i giovanissimi nel mondo del lavoro ed è assolutamente necessario che questo venga fatto preparandoli opportunamente su quanto è necessario per una loro valida preparazione sulla prevenzione degli infortuni, come sottolineato anche nel Protocollo di intesa sottoscritto dall’ANMIL con il MIUR.
All’incontro, preceduto da una visita al Museo dell’Istituto realizzato con gli abiti creati negli anni dagli studenti, partecipano: il Presidente nazionale ANMIL, Franco Bettoni e la Presidente regionale ANMIL, Patrizia Sannino; il Dirigente scolastico dell’Istituto, Giovanna Scala; la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Luisa Franzese; l’Assessore al Lavoro della Regione Campania e Rappresentante della Consulta Nazionale per l’Integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità, Sonia Palmeri; il Coordinatore dei Servizi Statistico-Informativi ANMIL, Franco D’Amico; il Presidente dell’ILA (Ispettori del Lavoro Associati), Gerardo Lanza; il Direttore regionale vicario INAIL Campania, Adele Pomponio e il Sociologo specializzato in scienze organizzative, Stefano Palumbo. I lavori sono coordinati dalla giornalista Luce Tommasi.
I settori del tessile e dell’abbigliamento rappresentano un comparto produttivo di grande importanza per l’economia del Paese con oltre 50 miliardi di euro di produzione nel 2016 e un saldo della bilancia commerciale di oltre 8 miliardi. Peraltro, il tessile e, in misura ancora maggiore, le confezioni di articoli di abbigliamento sono i soli settori manifatturieri in cui la quota di occupazione femminile è maggiore di quella maschile (54% e 75% circa, rispettivamente); tuttavia dal punto di vista infortunistico, invece, il comparto tessile e abbigliamento resta uno dei meno pericolosi e presenta un indice di frequenza pari a circa 8 infortuni indennizzati per 1.000 addetti/anno, contro un indice di circa 20 dell’Industria manifatturiera e 22 del complesso delle attività di industria e servizi.
A tale proposito l’ANMIL ha voluto sensibilizzare i giovani e tutto il mondo della moda su questi temi lanciando un Concorso dedicato, che mira inoltre a puntare i riflettori sull’inclusione e la pari dignità che deve essere riservata alle persone, e in particolare alle donne, che si ritrovano a fare i conti con un corpo che presenta delle menomazioni o alterazioni. Alterazioni che, di fatto, impediscono a chi ha delle disabilità, di indossare un capo di abbigliamento senza sentirsi pari agli altri e non solo in termini di gradevolezza, ma anche in termini di difficoltà per una funzionalità che non permette la piena autonomia di chi li indossa.
Il Concorso punta dunque a stimolare la creatività approfondendo innanzitutto le problematiche delle donne con disabilità e per questo i partecipanti avranno a disposizione delle “consulenti” d’eccezione cui potranno rivolgere domande on line per chiedere consigli, informazioni e supporto tecnico.
Il Concorso si concluderà il prossimo anno con la premiazione dei vincitori cui andrà non solo un premio in danaro ma la possibilità di vedere realizzata la propria creazione e per gli studenti uno stage presso un’azienda di abbigliamento.
Il Regolamento sarà disponibile a breve sul sito www.anmil.it
Foto: ANMIL ©