(di Paolo Giomi) Esplode una nuova “bolla” sulla gestione del campo sportivo Amerigo di Tommaso di Passo Corese. Il Comune di Fara Sabina, che ha affidato in gestione esterna l’impianto alla società Valle del Tevere, sembrerebbe infatti continuare a pagare di suo pugno – o meglio, con i soldi dei contribuenti – le utenze della struttura, nonostante il contratto di affidamento avrebbe dovuto prevedere entro 15 giorni dalla stipula l’attuazione delle volture di tutte le utenze dal Municipio al gestore. Il quale, dal canto suo, ha invece già iniziato a percepire le quote di utilizzo delle società sportive che usufruiscono del campo comunale.
Immediate e infuocate le polemiche, provenienti dalle forze politiche di minoranza, che puntano il dito contro l’amministrazione capitanata dal sindaco Davide Basilicata. Il consigliere comunale del gruppo Fara Bene Comune (e in quota Partito democratico), Paolo Spaziani, parla di una “situazione scandalosa, che ancora una volta denota l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale. Si fa un bando per la gestione della struttura, dove troviamo inserito che entro 15 giorni l’affidatatrio deve, pena la decadenza dell’affidamento, attuare la voltura delle utenze poi scopriamo che non solo non sono state fatte le volture ma addirittura il comune continua a pagare le bollette. La beffa in questo caso è doppia – prosegue il consigliere del Pd – perché da un lato si continuano a pagare le utenze, e dall’altro le associazioni sportive del territorio se fosse confermato e chiederò personalmente le ricevute di pagamento, pagano per l’utilizzo della struttura. Francamente è inaccettabile espletare un bando evocando il risparmio è trovarsi a pagare 2 volte. La cosa che mi fa arrabbiare, per usare un eufemismo, e che se non veniva fuori questa vicenda continuavano a perpetrare con questa assurda situazione. La cosa, invece che mi fa sorridere, e che si prova sempre a chiudere il recinto dopo che i buoi sono usciti, perché alle 17.53 del 2 maggio il responsabile del settore invia alle associazioni sportive che gestiscono gli altri impianti comunali una mail chiedendo l’avvenuta voltura delle utenze. Chiediamo al Sindaco e all’amministrazione una netta presa di posizione sulla questione, soprattutto a quei consiglieri di maggioranza che in diverse occasioni hanno mostrato più di qualche perplessità sull’operato della giunta. E’ superfluo dire ‘l’avevamo detto’, ma anche in questa vicenda è cosi. Infine se ci sono i termini, come sembrerebbe, chiediamo all’amministrazione di revocare, con effetto immediato, la convenzione”.
Ancora più pesante, se possibile, è il commento del circolo farense di Liberi e Uguali-Articolo Uno: “La superficialità con la quale l’amministrazione di Fara in Sabina sta gestendo la questione intorno al campo Amerigo di Tommaso ci colpisce e ci fa riflettere – si legge in una nota del gruppo – Per la politica, lo sport e gli impianti sportivi, non possono essere solo una fonte di guadagno o un bene che altri devono mantenere (in questo caso neanche quello), ma devono avere uno scopo sociale. Il campo Amerigo Di Tommaso deve essere al servizio della nostra comunità, è stato realizzato per la nostra comunità, con un fine e cercando di sopperire ad una necessità imminente in quegli anni. Ha visto l’impegno di tantissimi concittadini, tanti dei quali neanche più presenti, a testimoniare un trascorso calcistico, quello della frazione di Passo Corese, sempre vivo e presente. Difficile per noi dimenticare che esiste, appunto, una società locale che deve essere protagonista assoluta nella gestione di un impianto nato con il solo fine di dare ai ragazzi e alle ragazze, alle bambine e ai bambini e agli sportivi tutti, la possibilità di avere una casa. Ad oggi ci troviamo avviliti e molto preoccupati di fronte a ciò che l’amministrazione è riuscita a tirar fuori da un bando sbagliato, con un aggiudicatario sbagliato e soprattutto di fronte alla gravissima notizia che i nostri cittadini continuino a pagare bollette e manutenzione dell’impianto, pur non potendo più usufruirne. C’è una storia sportiva da difendere, c’è una realtà calcistica a Passo Corese che ha segnato tanto nella memoria di tutti, che negli anni ha dato moltissimo alla comunità e che è sempre stata non solo una sede sportiva, ma anche un importante “casa” dove la cittadinanza tutta viveva momenti sportivamente emozionanti. L’imbarazzo nell’apprendere l’evolversi dei fatti dopo la concessione alla società Valle del Tevere per la gestione del campo è davvero molta, più preoccupante il silenzio di una maggioranza che, in parte, è protagonista in prima persona nella società calcistica locale. C’eravamo lasciati con enorme preoccupazioni e lacune dopo l’aggiudicazione dell’impianto sportivo, alla luce delle numerose e gravi inadempienze che sembrano si siano verificate chiediamo l’annullamento dell’atto con cui era stata assegnata la gestione del nostro impianto sportivo e ci auguriamo che la S.S. Passo Corese torni a essere padrona in quella che è sempre stata, in passato, casa propria. Chiediamo inoltre al gruppo consiliare e alla società S.S. Passo Corese di intraprendere una raccolta firme per far recedere il sindaco e l’amministrazione nel perpetuare in un errore che giudichiamo grottesco e offensivo. La storia calcistica della nostra frazione non può essere ancora calpestata”.
Foto: GIOMI ©