Domani, venerdì 4 maggio, alle 17, presso la Sala Consiliare del Comune di Rieti la scrittrice siciliana Simona Lo Iacono sarà ospite della Associazione culturale Polymnia di Rieti e della Libreria Mondadori Store di Rieti, con il Patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Rieti, per la presentazione della sua ultima fatica letteraria: il romanzo storico Il morso, edito da Neri Pozza. La Lo Iacono, già ospite della nostra città lo scorso anno nell’ambito della precedente edizione del Premio letterario Città di Rieti, torna ad incontrare i suoi lettori in una conferenza aperta a tutti gli interessati per raccontare e raccontarsi, nel solco di un binomio – per lei imprescindibile – tra Diritto e Letteratura, che connota tutta la sua produzione letteraria, fortemente segnata dalla sua professione di Magistrato.
Il morso è un magnifico romanzo ambientato in una terra densa di contrasti e di eccessi, la Sicilia dell’autrice, nella cornice storica di una Palermo animata dall’insurrezione popolazione guidata da Rosolino Pilo nel 1848, una città intrisa di un bollore rivoluzionario, che darà l’innesco a uno dei grandi cambiamenti della nostra Storia.
Su questo sfondo la bella Lucia Salvo viene considerata una babba, ossia una pazza, perché affetta da una forma di epilessia che tutti scambiano per follia e che nessuno è in grado di diagnosticare e curare. Per volontà della madre, che spera di risollevare le sorti della famiglia, Lucia viene mandata a Palermo, a servizio presso la famiglia dei conti Ramacca. L’inquieto giovane conte Ramacca, afflitto da un irrefrenabile desiderio sessuale, brama l’arrivo della nuova serva, smanioso di saziare i suoi morbosi appetiti erotici.
Quando il nano Minnalò, suo fidato consigliere, gli conduce Lucia, la bella siracusana non si concede; anzi lotta furiosamente e, in un gesto di inaspettata ribellione, gli sferza un morso veloce e stizzito, riuscendo a sfuggirgli. Il gesto segnerà per sempre la vita di Lucia, rendendola una inconsapevole eroina durante la rivoluzione siciliana: intrappolata in un ruolo che non le appartiene, costretta ad apparire per quella che non è e, al contempo, timorosa dei suoi momenti di incoscienza, Lucia diventa un’inconsapevole eroina protagonista dei moti del 1848, quando aiuta il capo dei rivoluzionari, Maurizio Fortunato, ad evadere dal carcere.
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