(di Christian Diociaiuti) Quella conquistata nel 2005 era la Serie C2, la quarta serie nazionale. Quella che il Rieti ha agguantato oggi a Ostia è invece la terza serie nazionale: il calcio reatino non raggiungeva livelli così alti da 70 anni. È la quinta volta del Rieti in una terza serie: l’ultima volta è stato nella stagione 1945-1946. Altri tempi, altre situazioni, un altro calcio, un’altra realtà. Il Rieti, tuttavia, è stato anche più in alto, immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale: ha giocato la Serie B tra il 1946 e il 1948, settanta anni fa e dodici anni dopo la nascita della società, nel 1936.
La squadra amarantoceleste, in tempi più recenti, ha baciato la Serie C2. L’ultima promozione, come tanti ricorderanno, è datata 8 maggio 2005: nel Rieti di Pirozzi, guidava patron Stefano Palombi (vincerà poi anche una Coppa Italia regionale d’Eccellenza) c’era pure il direttore Pierluigi Di Santo, il calciatore Matteo Dionisi, Dino Pezzotti (era il tecnico della Juniores) e Angelo Paolucci, ieri magazziniere e anche oggi a supporto della società.
Nella truppa di reatini, in quell’anno Marco Desideri, i fratelli Fabiani, Matteo Martini; con loro anche Marco Mazziotti, il Cobra Gianluca Polverino (leggi). A quella promozione seguirono due anni di C2: in uno salvezza ai playout con il Latina, nell’altro retrocessione dopo il playout con la Carrarese. Oggi una nuova pagina di Serie C, tutta da scrivere.
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