Scaramuzzino, Dionisi, Biondi, Scardala, Ispas, Luciani, Cuffa, Scevola, Giunta, Scotto, Marcheggiani. E tutti gli altri. Fosse confermata questa formazione, sarà da impararla a memoria perché è quella titolare che Parlato dovrebbe schierare nella decisiva gara di Ostia. Senza contare che in pole per entrare (e fuori solo per motivi di under obbligatori in campo) ci sono pure Tirelli, Minincleri, Tiraferri, Cericola e tutti gli altri.
Saranno loro gli eroi di Ostia, ai quali basta un punti per la Serie C. Sostenuti dai tifosi (leggi), in partenza domattina alle 11 da piazza Cavour, i ragazzi di Parlato si troveranno di fronte un’Ostia (allenata da Alfonso Greco) che al campionato non deve e non chiede più niente: 41 punti, salvezza già centrata e nelle ultime dodici gare solo sei punti (un successo e tre pari). Qualche infortunio, uno squalificato: non è l’avversaria temibile che poteva essere nel cuore del campionato.
Il Rieti invece vuole vedere il centro numero 15 di Scotto e il 20 di Marcheggiani, vero recordman dell’attacco amarantoceleste. Come lui se ne ricordano pochi, bravo a centrare in maglia Rieti durante questa stagione anche il centro numero 100 in carriera, quasi tutti col Rieti. A sostenere i bomber, Giunta, riferimento della trequarti reatina.
Dunque centrocampo guidato da Cuffa e supportato da Luciani e Scevola; difesa con i tre grandi e il baby Ispas. per Tiraferri, capitan Tirelli, Minincleri, Cericola e gli altri c’è spazio nei cinque cambi a disposizione. Se tutto va come deve andare, una passerella non gliela toglierà nessuno. Come è giusto che sia.
Il Rieti punta a superare il record di punti di Pirozzi: con un campionato a 20 squadre, nel 2005, ne fece 74. Oggi il Rieti è a 73. Eguagliandolo sarebbe Serie C. Superandolo, pure. E con la possibilità, nel giorno della festa del 6 maggio allo Scopigno contro la Lupa Roma, di tagliare il traguardo dei 79 punti. Guardando con fiducia alla poule scudetto e al futuro. In terza serie.
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