“Approvato il Bilancio ma in Comune nessuno è soddisfatto”. Il Partito democratico della Città di Rieti e il gruppo consiliare Pd del Comune vanno ancora all’attacco della giunta comunale all’indomani della sudata del Consiglio. “Un bilancio di Opere, promesse e conti che non tornano quello approvato dal Centrodestra a guida Cicchetti nel quale, al di là di una mera elencazione di opere irrealizzabili, non si sciolgono i veri nodi”.
“Nessuna indicazione – dice il Pd – su quale è la capacità di indebitamento dell’Ente, su quanto impatterà l’imminente liquidazione di Sogea e della visione complessiva su Asm. Un bilancio approvato a maggioranza sul quale ci siamo opposti duramente perché la città non ne beneficerà. Nel Documento Unico di Programmazione spiccano elenchi fantasiosi con un cenno al passato: dalla assunzione di vigili stagionali senza richiamo al piano assunzionale all’introduzione del baratto amministrativo senza capire come si sopperirà ai mancati introiti, dal ritorno del Reate Festival in grande stile ai bonus alle famiglie e agli assegni di maternità senza copertura economica, dal fantasioso ritorno del segretariato sociale alla irrealizzabile, almeno per ora, della fognatura ramificata nella piana reatina, fino ad arrivare al monumento alle Foibe”.
“Cenno particolare – aggiungono gli esponenti locali del Pd – merita il trionfo del digitale dove, per dimostrare di esistere l’assessore Masotti inonderà la città di fibra ottica escludendo le frazioni, realizzerà il Festival della cultura digitale, inaugurerà la votazione elettronica in Consiglio comunale, il tutto ovviamente, secondo l’assessore, a costo zero. Restiamo diversi credendo che alla città serve altro: smettere di illudere la città con promesse irrealizzabili e soprattutto un cambio di mentalità ad iniziare dagli amministratori del capoluogo che sembrano imprigionato in un sogno vissuto vent’anni fa, oggi è necessario quanto non mai aprirsi prima per evitare un isolamento che è sempre più profondo”.
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