Dopo il coro di sì all’ipotesi del nuovo ospedale di Rieti al posto dell’adeguamento sismico del De Lellis, arriva il primo “no”. È quello del circolo reatino di Sinistra Italiana: “Nei primi giorni di aprile alla luce dei 76,5 milioni di euro disponibili per l’adeguamento sismico del De Lellis si è aperta una discussione sull’opportunità di costruire un Ospedale nuovo, o piuttosto intervenire sul vecchio per essere messo a norma. Dopo qualche giorno questo dibattito anche abbastanza vuoto e sterile è scomparso dalle cronache locali e inesorabilmente sono rimasti sul tappeto tutti i problemi e le carenze della sanità reatina”.
“Ricordiamo – dice Sinistra Italiana – le liste d’attesa lunghissime per esami diagnostici, fuori dai tempi previsti dagli standard regionali. La problematica legata alla pianta organica sottodimensionata rispetto al livello di assistenza richiesto. La sempre delicata situazione degli interinali con una stabilizzazione mai risolta, fondamentale per garantire finalmente efficienza e qualità dei servizi. Per non parlare delle problematiche legate al Pronto Soccorso o il parcheggio a pagamento ultimo schiaffo per i cittadini che devono pagare la sosta per andare a curarsi”.
“L’accordo tra Liberi e Uguali e Zingaretti, determinante per la vittoria di quest’ultimo prevedeva come punto centrale un’inversione totale nelle politiche sanitarie del Lazio. Pertanto riteniamo che sia il caso di lasciare da parte la sterile discussione sulla costruzione del nuovo ospedale e chiediamo al Presidente della Regione Lazio Zingaretti, all’Assessore Di Berardino e al Consigliere Regionale Refrigeri di mettere in campo da subito atti concreti e delibere per risolvere i tanti problemi che affliggono da anni la sanità reatina, così come anche promesso e sottoscritto con Liberi e Uguali in campagna elettorale”.
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