Correzione degli errori, cura dei dettagli, ma soprattutto prestazione ed intensità. Sono queste le parole-chiave identificate dal tecnico del Rieti Carmine Parlato alla vigilia della sfida casalinga col Monterosi in programma domenica allo “Scopigno” (ore 15).
“Ho sempre chiesto ai ragazzi la prestazione e quindi anche domenica è quello che conta realmente, sia individualmente, che collettivamente .– spiega Parlato alla vigilia della rifinitura pre-gara – Il Monterosi verrà a Rieti per giocarsi la partita a viso aperto e questo sta a significare che dovremo essere bravi a calarci subito nella parte, ad approcciare nel modo giusto con serenità, intensità e convinzione nei nostri mezzi”.
Per Parlato è importante la prestazione: dall’inizio della stagione ha sempre dato priorità al collettivo e alle due fasi di gioco da interpretare sempre in undici, sia in attacco, che in difesa.
“Per arrivare a fare questo –argomenta il tecnico – sarà fondamentale andare in campo con una concentrazione ai massimi livelli mettendo da parte qualsiasi altri tipo di pensiero ed essere bravi a capire che se trovi la prestazione, puoi creare l’episodio necessario per vincere la gara o comunque per cambiare l’andamento del match”.
Da giorni ormai, sui social, sugli organi d’informazione, nelle scuole e per le vie della città c’è stata una diffusione massima dell’evento: allo “Scopigno” si attende il pubblico delle grandi occasioni per trascinare il Rieti verso una vittoria di assoluta importanza in chiave-classifica. E Parlato riconosce alla tifoseria, il reale “peso specifico” che riesce ad infondere sul rendimento della squadra nell’arco dei 90’. “I ragazzi in campo hanno sempre tenuto conto della loro spinta – dice con fermezza Parlato – e oggi più che mai la loro presenza sugli spalti può rivelarsi determinante per vincere insieme: forza ragazzi, crediamoci fino in fondo”.
Ad arbitrare Rieti-Monterosi sarà il fischietto campano di Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco: a supportarlo sulle corsie esterne, gli assistenti casertani Emanuele Caputo ed Emanuele Bocca.
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