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(di Roberto Pentuzzi) Era la partita che tutti attendevano, la trasferta di domani sera a Cagliari era, da tutti i tifosi, considerata la partita più “facile” da vincere in trasferta, se non ci fosse stato l’infortunio di Jamal Olasewere, se non ci fosse stata la sconfitta di sabato scorso contro Siena, se ci fosse stata una classifica come quella attuale.
Nell’anticipo del sabato sera, la Npc non avrà alcun giocatore nuovo, i tempi tecnici e logistici per tesserare Martin (leggi) non sono stati sufficienti, quindi non ci sarà in campo l’eventuale sostituto dell’americano di Rieti.
“Gigli, Carenza e Marini dovranno fare uno sforzo in più – conferma il coach Alessandro Rossi – e alla mia richiesta non si sono tirati indietro. È chiaro che possiamo pagare qualcosa dal punto di vista di atletismo, di rapidità e forza fisica, ma speriamo di sopperire a tale carenza con l’intelligenza tattica e la capacità di interpretare i momenti della partita. Per via dell’assenza di Olasewere, dovevamo adattarci rapidamente a soluzioni nuove sul campo anche se il tempo è stato decisamente poco”.
Quindi Rieti si recherà in Sardegna con una squadra molto più corta e meno fisica di quello che era previsto, tra l’altro, tornando all’idea che questa partita fosse “facile”, in virtù del bel match vinto da Gigli e compagni con uno scarto di 14 punti, al PalaSojourner, c’è da sottolineare che il rendimento di Cagliari tra le mura amiche è molto diverso. “Sarà una partita molto difficile – aggiunge coach Rossi – Cagliari ha un potenziale offensivo notevole, facendo dell’attacco, la sua arma principale, con soluzioni offensive sia in velocità, che in contropiede.
Inoltre vanta giocatori talentuosi come Rullo, Keene e Stephens, che sta facendo un campionato di altissimo livello. Sarà necessario un grande sacrificio in alcuni settori del campo per l’assenza di Olasewere, servirà una partita difensiva di qualità”.
Foto: RietiLife ©
